Pubblicato “La vivisezione” di Augusto Agabiti.
Dall’incipit del libro:
“Come le bare egizie di sicomoro, fatte per serbare indistruttibili le salme mummificate, avevano il coperchio scolpito che raffigurava intiero l’estinto nella serena immobilità del sonno di morte; così stava costrutto uno degl’istrumenti più tremendi della tortura giudiziaria tedesca: era una semplice cassa, irta nell’interno di crudeli aculei, ma esternamente ornata di un intaglio elegante, a forma d’uomo dall’impassibile aspetto.“