Pubblicato “Il comune e l’assemblea di Francia nel 1871” di Giuseppe Mazzini.

Dall’incipit del libro:

Oggi, come sedici anni fa quando Mazzini lo dettò, Il Comune e l’Assemblea porta l’impronta di freschezza e d’attualità che caratterizza ogni emanazione del presciente suo genio, e lo innalza gigante sulla folla degli scrittori politici contemporanei. Durante gli eccessi del Comune e le feroci rappresaglie versagliesi, in Italia dei polemisti di campo repubblicano e monarchico tenzonavano senza misura, gli uni plaudendo alle barbarie dell’esercito francese perchè garantivano il loro concetto dell’ordine, gli altri inneggiando agli eccessi dei comunardi perchè simboleggiavano le loro tendenze ribelli: fra le affermazioni e le negazioni, le idolatrie a Thiers e a Raoul Duval, v’era pericolo che si smarrisse il senso morale, la giusta percezione del dramma, triste episodio a più triste campagna, che si svolgeva al di là delle Alpi.