Pubblicati “Praelectio in Priora Aristotelis Analytica, cui titulus Lamia” di Angelo Poliziano, nella versione latina e italiana curata da Isidoro Del Lungo, “La Religiosa” di Denis Diderot, nella traduzione originale di Antonio Di Giorgio, “La strega” di Anton Francesco Grazzini e una biografia di Giordano Bruno a cura di Maria Mataluno.
Cresce l’archivio tesi: on-line, nella sezione Medicina e Chirurgia, la tesi di specializzazione di Maurizio Bossi, “Il danno alla funzione riproduttiva maschile. Stima andrologica” e la tesi di laurea di Matteo Chiappedi, “Il ruolo dell’educatore nell’affido temporaneo istituzionale in età evolutiva: studio di 20 casi”.
Nella sezione Lettere e Filosofia: on-line le tesi di laurea di Paolo Giorgi, “Il diario conciliare di E. Florit. L’esperienza di un vescovo italiano al Vaticano II”, David Di Luca, “La strega smascherata. Un processo alle streghe nella Spagna del sec. XVII”, Andrea Mio, “Cultura libertaria e nuova società. Le riviste spagnole di divulgazione alternativa (1923-1936)”, Antonio Barbàra, “L’Islam d’emigrazione in Gran Bretagna: aspetti originali e contraddittori di una presenza problematica” e Alberto Natale, “Il sensazionale e il prodigioso nella letteratura di consumo. Secoli XVII e XVIII”. Disponibile, inoltre, nella sezione Farmacia, la tesi di laurea di Annalisa Vescovi, “Determinazione della concentrazione di acido okadaico e tossine correlate in campioni di fitoplancton”, in quella di Sociologia, la tesi di laurea di Fabio Di Giammarco, “SBN: la rete delle biblioteche italiane. Storia critica del progetto, dall’automazione ad internet”; per l’Economia, la tesi di diploma universitario in Amministrazione Aziendale di Damiano Inguaggiato: “L’Open Source Software nella Internet Economy”.
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In questo romanzo d’esordio troviamo già i caratteri distintivi dell’arte narrativa di Colette: senso della natura, carica sentimentale e sessuale temprata da uno spirito sempre vivace e impertinente, che danno agio alla costruzione di un personaggio femminile che sfugge alle esigenze di una moda per presentarsi invece libera e indipendente, responsabile del proprio istinto.
In un contesto di tradizione della civiltà cretese, e non solo, che vede il tramonto delle società matrilineari, Merežkovskij, con la sua scrittura visionaria e sorprendentemente affascinante, coniuga i misteri della storia, dell’archeologia, del mito con la propria immaginazione.
Il titolo attribuito a questa raccolta di racconti brevi, che in senso figurato assume solitamente una connotazione negativa, è riconducibile forse alle relazioni amorose extraconiugali, spesso meramente sessuali e dall'esito infausto, che accomunano vicende ambientate nei più diversi contesti geografici e sociali.
Lo scopo dichiarato dall’autore, per queste novelle intrise di macabro mistero e orrore sullo sfondo di un ambiente provinciale aristocratico e decaduto, è quello di ritrovare nel banale scorrere dei giorni il sentimento del tragico nel senso più elevato del termine: per quanto narri di crimini atroci, una storia è sempre morale quando suscita l’orrore per le cose che descrive.