Pubblicato “Politica estera” di Francesco Crispi.
Dall’incipit del libro:
“I sommi Italiani ai quali il mondo deve l’Italia moderna, attinsero forza a soffrire esilio, prigionie e ogni maniera di persecuzioni dei governi dispotici nella visione di una grande Italia. Nella mente di Mazzini l’idea di grandezza era correlativa all’idea di Unità, così come nella federazione egli vedeva la “perpetua debolezza”. Le glorie della nostra gente divisa erano considerate arra di glorie maggiori quando essa fosse raccolta in un solo Stato; lo stesso Mazzini predicò per trent’anni che vi era una “missione di civiltà universale” da riprendere, quella che assunta da noi con le armi sin dai giorni della potenza romana, continuata cogli esempi della libertà dei Comuni nel Medio evo, avevamo diffusa nel Rinascimento con le lettere e con le arti.“