Il testo di Gianluca Moiser, con i suoi graffianti paradossi illumina impietosamente tante piccole e grandi ipocrisie, tante pose, tanta superficialità con cui tutti abbiamo a che fare ogni giorno. Alla maniera di Jonathan Swift, di cui raccoglie il testimone, l’autore critica con ironia la società mostrandone le contraddizioni spaziando tra letteratura, amicizia e famiglia, senza trascurare l’ammore. L’anaffettivo ha facce, voci, atteggiamenti diversi: lo interpretano Miriam Rebecchi, Anna Galimberti, Marilena Marmo, Gianluca Moiser, Isabella Castellini e Manuel Zulian.
La sinfonia fu completata nel 1787. Si tratta di una delle più famose opere di Haydn, anche se non è una delle Sinfonie di Parigi o di Londra e non ha un soprannome descrittivo. È la prima sinfonia di Haydn ad usare trombe e timpani nel movimento lento.