Dall’incipit del libro:
Scoccano certe ore, nella giornata dei popoli, che sono come il riassunto dei tempi che le precedettero; che sembrano essere il punto culminante d’un periodo ed al momento stesso il primo istante di un’êra nuova.
Sono ore crepuscolari di angoscia e di gioia; tramonto ed alba ad un tempo.
È in quelle epoche che si svolgono i grandi fatti della storia; i popoli sono allora ad un bivio della loro via di fatti nei secoli.
Sembra, allora, che un’opera di riconquista e di risarcimento, una grande opera di giustizia si compia; sopratutto di giustizia.
Sono lunghi antichi anni di martirio che vengono ad esigere la loro glorificazione; sono ombre di dimenticati – sovente di vilipese vittime – che tornano a chiedere il posto che loro spetta nel mondo; sono, sopratutto, fatti nuovi che cancellano vecchie forme, che infirmano leggi adusate, che distruggono male acquisiti diritti; sono vie nuove che si aprono al progresso di uno o di tutti i popoli; passi avanti, rapidi qualche volta, faticosi sempre, ma sempre egualmente gloriosi, verso una meta di eterna giustizia che non appare chiara a tutti gli uomini, ma verso la quale, inconsci, i popoli procedono infaticabilmente, dal giorno che più famiglie si unirono per la caccia, per la difesa, per la offesa; dai primordi della umanità.


