La prima martire della libertà di pensiero

Dall’incipit del libro:

Le Parche, dicevano gli antichi Greci, divinità misteriose, tessono, tessono in telai d’alabastro, con fili bianchi e rossi, una tela mortale: per dare vesti, veli, alle scintille del Cielo, alle anime.
Il telaio d’alabastro è lo scheletro umano, i fili policromi sono i nervi, sono le vene e i fasci di fibre della carne.
Talvolta non scintille cadono stelle, prive del natural fuoco distruttivo, ma costituite di sola luce.
Che in questo basso mondo terreno perfezionino nelle esperienze del dolore anime rozze, è di regola; d’eccezione invece la discesa quaggiù di enti pel completo evoluti, sostanze costruite di soave melodia.

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titolo:
Ipazia
sottotitolo:
La prima martire della libertà di pensiero
titolo per ordinamento:
Ipazia
autore:
opera di riferimento:
Ipazia : la prima martire della libertà di pensiero / Augusto Agabiti ; introduzione di Emi - lia Rensi. - Ragusa : La Fiaccola, 1998 . - 42 p. ; 17 cm. – (Anteo ; 3).
licenza:

data pubblicazione:
27 gennaio 2013
opera elenco:
I
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it