Copia in formato immagine del testo è disponibile in book.google.it/, mancante della prima pagina che è stata integrata da altra copia grazie alla cortesia della Biblioteca delle facoltà di Giurisprudenza e Lettere e filosofiadell’Università degli studi di Milano.

Dall’incipit del libro:

All’inizio del 1566 fu eletto Papa, con il nome di Pio V, uno dei più risoluti e intolleranti inquisitori che abbia mai prodotto la Chiesa Cattolica. Si trattava del Cardinale domenicano Antonio Michele Ghislieri, un personaggio da anni ossessionato nemico degli “eretici” e convinto partigiano della linea dura e intransigente da adottarsi nei confronti di qualsiasi dissidente (l’eretico!) sia che fosse all’interno della Chiesa Cattolica sia che l’avesse abbandonata.
Pio V si considerava la suprema ed infallibile espressione di una Istituzione che doveva essere difesa e salvaguardata con ogni mezzo, al di sopra di ogni cosa, persona o ragione.
La politica repressiva e intollerante espressa da questo Papa si sarebbe attuata attraverso la Congregazione della Santa Romana ed Universale Inquisizione, da lui personalmente diretta, nei confronti di qualsiasi dissenziente e senza alcun rispetto umano: Cardinali, Vescovi o Principi e Re, compresi.

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titolo:
Un Auto-da-fè in Bologna il 5 novembre 1618
titolo per ordinamento:
Auto-da-fè in Bologna il 5 novembre 1618 (Un)
autore:
opera di riferimento:
"Un Auto-da-fè in Bologna il 5 novembre 1618", Documento originale pubblicato con commentario e note da M.G.; Bologna : [s. n.], 1860
licenza:

data pubblicazione:
16 aprile 2007
opera elenco:
A
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Roberto Derossi, derossir@activenetwork.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it