Charles Albert (pseudonimo di Charles Daudet) nacque nel 1869.
È stato un massone, anarchico francese, attivo nell’ambito del socialismo rivoluzionario, e noto per le sue posizioni interventiste al momento del conflitto mondiale del 1914.
Fin dal 1912 si era fatto promotore con numerosi articoli comparsi sul periodico “La guerre sociale” di un’intesa tra tutte le forze rivoluzionarie militanti (socialisti sindacalisti anarchici) cosa che suscitò ampie discussioni.
L’8 agosto 1914, sulla spinta della libertà “portata ai popoli risvegliati sulla punta delle baionette” (per usare le parole di un altro anarchico interventista Charles Malato) esortò gli operai a partire “senza amarezza e senza rimpianti” perché erano chiamati a combattere per difendere il suolo francese e la rivoluzione. Evidentemente difficile mantenersi coerenti e pacifisti e antimilitaristi in tempo di guerra.
Il 25 marzo 1916 contattò Alceste De Ambris allo scopo di rilanciare le correnti interventiste che, in seguito alla intensa propaganda marxista, erano state messe in disparte alla conferenza di Zimmerwald, tenuta dal 5 all’8 settembre 1915, che aveva visto approvata la mozione di Trotzkij per una pace senza annessioni. Albert parla a De Ambris di “trattative fra compagni svizzeri, belgi, olandesi, polacchi e francesi, allo scopo di costituire un Comitato internazionale” il cui obiettivo sarebbe stato di difendere le posizioni interventiste rivoluzionarie contro il punto di vista pacifista di Zimmerwald.
In pratica proponeva a De Ambris un incontro, in Italia o in Francia per opporre “un socialismo sindacalista nuovo, rivoluzionario e federalista” all’internazionale socialista e pacifista. Era un’idea che già circolava nelle prime settimane del conflitto, ma occorrevano fondi per giornali e associazioni. Charles Albert aveva fatto da tramite tra De Ambris e il direttore di “L’Humanité” Marcel Cachin che era stato inserito tra i membri di una commissione agli affari esteri incaricata di coordinare e finanziare l’azione degli agenti francesi in Italia. Su proposta di Albert si arrivò quindi al finanziamento francese del giornale parmense di de Ambris “L’Internazionale”.
Autore di opuscoli (Patria guerra e caserma, pubblicato in Italia nel 1910) o testi più ampi (L’amore libero, stampato in Italia nel 1899), morì nel 1957.
Fonti:
- E. Serventi Longhi: Alceste de Ambris, l’utopia concreta di un rivoluzionario sindacalista. Milano 2011.
- M. Gervasoni: Antonio Gramsci e la Francia. Milano 1998.
Note biografiche a cura di Paolo Alberti
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Al di sotto della mischia
Romain Rolland e i suoi discepoli
Si tratta di un opuscolo del 1916 ed è una dura presa di posizione dell’autore, interventista, nei confronti del noto pacifista Romain Rolland, premio Nobel per la letteratura nel 1915, e attivissimo nell’ambito di soluzioni pacifiche e per la diffusione di un credo tolstojano di pace e fraternità. - L'amore libero