Ettore Arrigoni degli Oddi nacque a Ca’ Oddo (Monselice) il 13 ottobre 1867 da una nobile famiglia padovana; il padre Oddo (autore egli stesso di alcuni interessanti testi ornitologici tra i quali Gli uccelli e l’agricoltura del 1892) gli trasmise la passione per l’ornitologia, che il giovane Ettore mise a frutto precocemente, prima ancora di iniziare gli studi universitari, catalogando particolareggiatamente la collezione ornitologica di Francesco Gallo di Monselice (361 esemplari, appartenenti a 235 specie avicole italiane), ricevendo gli elogi degli studiosi del tempo.
Nel 1889 si laureò in scienze naturali presso l’Università di Padova, e nel 1894 ebbe la cattedra di zoologia presso la stessa Università.
Nel 1902 diede alle stampe l’Atlante ornitologico degli Uccelli europei con notizie d’indole generale e particolare presso l’Editore Ulrico Hoepli di Milano. Si tratta in pratica del primo testo italiano sull’avifauna europea. Poco tempo prima era stato pubblicato in Gran Bretagna A History of the Birds of Europe, dell’ornitologo inglese Henry Eeles Dresser, opera in 9 volumi riccamente e splendidamente illustrata. Anche per questo Arrigoni degli Oddi e il suo editore decisero di corredare il loro lavoro con 50 tavole cromolitografate su licenza di una casa editrice tedesca di Stuttgart.
Sempre nel 1902 si sposò con la nobildonna toscana Marianna di San Giorgio, nipote della marchesa Marianna Panciatichi Paolucci, studiosa di malacologia proprietaria di importanti collezioni naturalistiche; il matrimonio permise di congiungerle a quella ornitologica che raggiunse i 1200 esemplari. In seguito la collezione venne donata al comune di San Gimignano.
Nel 1904 diede alle stampe il Manuale di Ornitologia italiana, frutto di laboriosi viaggi di studio, e che venne inserito nella prestigiosa collana dei Manuali Hoepli.
Nel 1910 fondò, insieme ad altri ornitologi tra i quali Francesco e Alessandro Ghigi, la «Rivista Italiana di Ornitologia».
Allo scoppio della Prima guerra mondiale la villa di Ca’ Oddo, che era la sua residenza, venne destinata ad uso militare. Dovette quindi trasferire la sua ricca collezione di uccelli paleartici a Bologna. Nel frattempo, nel 1913, era stato eletto deputato al parlamento con i voti dei cattolici, e vi rimase per due legislature, la XXIV e la XXV, sino al 1921; nel 1919 fu tra i deputati che formarono il primo gruppo parlamentare del Partito popolare italiano, da cui poi uscì, ritirandosi dalla vita politica.
Nel 1926 pubblicò, ad uso degli aspiranti cacciatori, il Testo esplicativo e illustrativo delle disposizioni vigenti in materia venatoria. È del 1929 la sua opera più importante, Ornitologia italiana, ancora edita da Hoepli, all’epoca il lavoro più completo sull’avifauna italiana, e ancora oggi consultata e tenuta in considerazione.
Nel 1930 donò allo Stato italiano la sua collezione ornitologica che ammontava ormai a oltre trentamila esemplari spesso da lui stesso catturati durante i suoi frequenti viaggi di studio, e che nel 1937 trovò ubicazione al Museo del Giardino Zoologico di Roma insieme alla ricca biblioteca, per iniziativa della figlia Oddina, poiché il padre, gravemente malato sia nel fisico che nella mente, era stato trasferito in una casa di cura a Bologna, dove poi morì il 16 febbraio 1942.
Più di duecento sono le pubblicazioni lasciate da questo studioso, che è stato uno dei migliori conoscitori della fauna ornitologica italiana, tra articoli e libri che spaziano tra i più svariati argomenti ornitologici: dalla descrizione di esemplari nuovi o rari per l’Italia, a ibridi fra specie affini, alla descrizione d’individui aberranti per anomalie dei caratteri sessuali secondari o altri, alla storia della ornitologia, o ad argomenti relativi alla caccia e alla sua legislazione. Nell’elenco delle opere riportiamo le più significative.
Opere:
- Notizie sopra un melanismo della quaglia comune, Padova, 1889.
- Studi sugli uccelli uropterofasciati, Padova, 1890.
- Un ibrido nuovo nella famiglia delle anitre: mareca penelope [Linn.] e querquedola crecca [Linn.], Milano, 1890.
- Il Turdus Fuscatus, Pallas nel bergamasco, Siena 1893.
- Materiali per la fauna padovana dei vertebrati, Padova, 1894.
- Sopra cinque ibridi selvatici del gen. Fringilla colti in Italia, Milano, 1896.
- Note ed osservazioni sopra un ibrido non ancora descritto, e sull’ibridismo in generale, Venezia, 1897.
- Materiali per una fauna Ornitologica del Veronese. In due parti. Con note di Vittorio Del Nero, Milano, 1899.
- Atlante ornitologico. Uccelli europei con notizie d’indole generale e particolare, Milano, 1902.
- Nota sopra alcune nuove sottospecie osservate negli uccelli di Sardegna, Siena, 1902.
- Manuale di Ornitologia italiana. Elenco descrittivo degli uccelli stazionari o di passaggio finora osservati in Italia, Milano, 1904.
- Note ornitologiche sulla collezione del monte appartenente alla signora marchesa M. Paolucci, Venezia, 1908.
- Note sul secondo congresso internazionale della caccia a Vienna nel settembre 1910, Firenze, 1910.
- Notizie di un carteggio tra Giovanni Prati e Antonio Maria Arrigoni, Venezia, 1914.
- La tassa per le bandite da caccia e la protezione della selvaggina, Firenze, 1918.
- Tommaso Salvadori: cenni sulla sua vita e sulle sue opere, Milano, 1923.
- Testo esplicativo e illustrativo delle disposizioni vigenti in materia venatoria, Padova, 1926.
- Ornitologia italiana, Milano, 1929. (Completa di un’ampia bibliografia, che registra, fra le altre, quasi tutte le pubblicazioni dell’Arrigoni).
Fonti:
E. Moltoni, Ettore Arrigoni degli Oddi, in «Natura. Rivista di scienze naturali», anno XXXIII (1942), pp. 61-64 (con bibl.).
F. Barbagli, R. Carlini, C. Violani: Ettore Arrigoni degli Oddi: cenni biografici, In «Ricerche di biologia della selvaggina», n. 97, 1996.
Nota biografica a cura di Paolo Alberti
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Atlante ornitologico uccelli europei
Con notizie d'indole generale e particolare