Dall’incipit del libro:

Di non pochi vantaggi, parte fisici parte morali, vogliono i più dei dotti che, per quanto si spetta alle umane lettere e singolarmente alla eloquenza e alla poesia, godessero gli antichi sopra di noi. Donde si rende in buona parte ragione della eccellenza a cui da essi recate furono quelle facoltà. Tra i quali vantaggi forse non è il meno considerabile quello, che dissipati non venivano, come noi, in vari studi di differente natura, e sopra tutto che dietro ad altre lingue oltre alla propria non ispendevano l’opera ed il tempo.
Appresso a’ Greci una cosa era la lingua volgare e la dotta; non sapevano che dir si volesse una morta favella che da fanciulli, quasi prima della materna si dovesse apprendere; e il dispregio in cui tenevano tutte le nazioni che altra lingua usavano dalla greca era effetto, non è dubbio, del loro orgoglio, ma era forse anche una delle principali cagioni del loro sapere. Invitati a legger poco potevano considerar molto; e quel tempo che non erano obbligati a consumar dietro alle parole poteano collocarlo nelle cose, o almeno darlo tutto a ben conoscere, a coltivare, ad abbellire la propria lingua, che è il fondamento primo degli studi della eloquenza e della poesia.

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titolo:
Saggio sopra la necessità di scrivere nella propria lingua
titolo per ordinamento:
Saggio sopra la necessità di scrivere nella propria lingua
autore:
opera di riferimento:
Illuministi italiani R. Ricciardi Editore Collana: La Letteratura Italiana Milano-Napoli, 1969 Comprende: 2: Opere di Francesco Algarotti e di Saverio Bettinelli a cura di Ettore Bonora
cura:
Ettore Bonora
licenza:

data pubblicazione:
12 gennaio 2000
opera elenco:
S
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Alessandro Levati, plankton@rete039.it
pubblicazione:
Alberto Barberi
revisione:
Edda Valsecchi, valedda@tin.it