Dall’incipit del libro:

Licurgus, dicono, statuì in Sparta facessero alli dii sacrifici non suntuosi né tali che non potessero ogni dì continuarli. E a’ prudenti principi si vuol dare non cose pregiate dalle persone idiote e vulgari; ma in prima quello che sempre fu accetto a chi simile a te, Lionello, meriti essere amato, si vol donare, a mio iudizio, sé stessi. Questo non vedo si possa con più fermo obligo che con la benivolenza e insieme reverenza, qual sole cose noi mortali coniungono molto al principe di tutte le cose, a Dio. Né credo a te, omo savio, cosa da me altra pari possa essere grata quanto vederti amato per tue virtù. Quale tu stimi l’animo mio verso di te non m’è oscuro, quando vedo qual sia el tuo fronte verso di me. E a me, quando venni a visitarti, vedermi ricevuto da te con tanta facilità e umanità non fu indizio esserti Battista Alberti se non molto accettissimo. A te forse come altronde così ancora e per questa quale i’ ti mando operetta, manifesto potrà parerti, quanto reputo ti parrà, ch’io stimo mio debito in qualunque cosa io possa darmiti grato. Tanto t’affermo, io scrissi questi libretti non ad altri che a me per consolare me stessi in mie avverse fortune. E parsemi da scrivere in modo ch’io fussi inteso da’ miei non litteratissimi cittadini. Certo conobbi a me questa opera giovò, e sollevommi afflitto.

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titolo:
Theogenius
titolo per ordinamento:
Theogenius
autore:
opera di riferimento:
Opere Volgari Vol. II Laterza, Bari 1966 collana Scrittori d'Italia, a cura di Cecil Grayson
licenza:

data pubblicazione:
13 agosto 1998
opera elenco:
T
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Catia Righi, adaolio@risorse.it
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it