Massimo d’Azeglio nacque a Torino nel 1798 da nobile famiglia.
Figura politica di primo piano (liberale moderato, arrivò a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 1849 al 1852), durante la sua vita si dedicò anche alla pittura e alla letteratura, sia in veste di scrittore politico che di romanziere.
Tra le sue opere più famose ricordiamo Ettore Fieramosca o La disfida di Barletta (1833), accolto da grandissimo successo, e Niccolò de’ Lapi ovvero i Palleschi e i Piagnoni (1841).
Durante gli ultimi anni della sua vita, trascorsi sul Lago Maggiore, si dedicò alla scrittura delle sue memorie, pubblicate postume col titolo I miei ricordi nel 1867.
D’Azeglio morì infatti a Torino nel 1866.
Note biografiche a cura di Laura Barberi.
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Degli ultimi casi di Romagna
Nel settembre1845 un gruppo di patrioti occupò Rimini e pubblicò un Manifesto che esponeva le loro richieste al pontefice. Il moto fu represso in pochi giorni ma fu l’occasione che indusse d’Azeglio a pubblicare le sue riflessioni in questo pamphlet. L’opuscolo è uno dei libri simbolo del moderatismo italiano, insieme con le Speranze d'Italia di Cesare Balbo e Del primato morale e civile degli italiani di Vincenzo Gioberti. - Ettore Fieramosca o la disfida di Barletta
Racconto
D'Azeglio ebbe l'idea per un romanzo storico sui fatti della disfida di Barletta nel 1830 mentre dipingeva, a Torino, un omonimo quadro sul leggendario scontro tra francesi e italiani. Lesse i primi brani dell'opera al cugino Cesare Balbo, ottenendo l'incoraggiamento a continuare. - Niccolò de Lapi, ovvero i Palleschi e i Piagnoni
- Racconti, leggende e ricordi della vita italiana
- Sull'emancipazione degli israeliti