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Dall’incipit del libro:
Era la notte dal 12 al 13 di gennaio 1857, e per la via Assarotti, a Genova, soffiava un vento come suole soffiare in quest’ampia via, quando Eolo scatena uno de’ suoi sudditi sulla regina del Tirreno.
È tramontana? è scirocco? è libeccio? Non ne sapete nulla. Esce, non si sa da dove, e v’investe da tutte le parti. Guai allo scribacchino municipale che si lascia cogliere ad occhi aperti, perchè risica di andare a palazzo Tursi colla polvere negli occhi, di non veder più lo scrittoio e di dover chiedere una licenza di ventiquattr’ore, che il capo uffizio non è sempre disposto a concedere! Guai alla signora, che non sta attenta a raccogliersi la veste dattorno, perchè il vento è curioso di segreti e, quel che è peggio, ama troppo di propalarli ai viandanti.
Ma perchè sto io a discorrervi del vento? La storia che vi racconto non occorre in mezzo alla strada, ma in un elegante quartierino al terzo piano del secondo palazzo a sinistra.



