L’autore fu uno scrittore molto prolifico ed ebbe un discreto successo da parte del pubblico di inizio 1900, ma fu immeritatamente poco considerato dalla critica letteraria a causa del suo stile che da alcuni venne considerato esageratamente descrittivo.

Esordì con questa raccolta di novelle nel 1902, a cui seguirono Anna Perenna (Milano, 1904) e I Primogeniti (Milano, 1905).

In questa raccolta l’autore ci trasporta all’interno di novelle di ambientazione rurale, con un’espressione molto descrittiva e cadenzata, utilizzando uno stile, sebbene non prolisso, molto preciso in cui si coglie l’essenzialità del dettaglio senza inutili lungaggini: piccoli lampi di luce nel buio che mettono in risalto i dettagli dell’ambientazione.

L’autore fa emergere i confronti tra bene e male; tra le scelte di una vita individuale e il giudizio popolare, che spesso porta le persone ad essere giudicate in modo erroneo; descrive, inoltre, i legami che hanno i personaggi soprattutto con la loro interiorità e con la propria terra, quest’anima selvaggia, che sa creare un connubio tra fede, credenze e spirito indomito. È lo spirito primordiale della terra in cui sono nati e a cui ritorneranno come nel grembo di un’antica madre.

Sinossi a cura di Raffaele Fantazzini

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Dall’incipit del primo racconto La madre:

Nella terra ove io vissi, che mi nutrì fanciullo e che dette agli antenati miei il frutto delle glebe ch’essi con le loro forti mani smossero e resero atte alla fecondazione, ha la mente mia trovato, per osservazione continua, l’avvio a quell’arte alla quale ogni mia facoltà fu votata con amore inesausto. Quella terra sempre, all’occhio dell’insaziabile amante, si presentò nuova e maravigliosa, ricca di vergini bellezze, strana e paurosa, raccolta e soave; ella ebbe la molteplice vita che porta lo spirito alla gran sintesi delle cose; ella ingenuamente mi mostrò, come per dar nuova esca al mio essere insaziabile, le sue miserie e le sue ricchezze, fu mia in tutte le ore e volle farmi sapiente. Per questo l’amai e la benedico ora.
Qui alla buona Terra degli antenati miei mi prostro come un semplice devoto delle grandi cose.

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titolo:
L'antica madre
titolo per ordinamento:
antica madre (L')
descrizione breve:
La raccolta di novelle di ambientazione rurale fa emergere i confronti tra bene e male e i legami con il proprio io e con la propria terra, alla quale tutti torneranno come nel grembo di un’antica madre.
autore:
opera di riferimento:
L'antica madre / Antonio Beltramelli. - Rocca S. Casciano : L. Cappelli, stampa 1900. - 171 p. ; 19 cm.
licenza:

data pubblicazione:
29 novembre 2023
opera elenco:
A
descrittore Dewey:
Narrativa italiana (sec. 20.)
soggetto BISAC:
FICTION / Brevi Racconti (autori singoli)
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Distributed proofreaders, https://www.pgdp.net/
impaginazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Claudia Pantanetti, liberabibliotecapgt@gmail.com
revisione:
Barbara Magni, bfmagni@gmail.com