Dall’incipit del libro:
Io m’apparecchio a scrivere una ostinata guerra, la quale variata in numerosi affronti, e spesse battaglie dimostrò forse più, che in un’altra qualsivoglia, quanto siano incerte le operazioni dell’armi, ed instabili i favori della fortuna; e quanto tenaci siano le umane menti nel proseguire ciò, che posto hanno in cima dei desiderj loro. Le vittorie partorirono frequentemente i frutti delle rotte, e le rotte quei delle vittorie; i vincitori diventarono spesso vinti, i vinti vincitori.
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