In questo saggio critico su Pier Vittorio Tondelli, l’autrice individua un percorso sotterraneo che accomuna la produzione giovanile di Tondelli (“Altri libertini” e “Pao Pao”) all’ultimo lirico e meditativo “Camere separate”. L’immagine di un Tondelli libertino e disimpegnato, restituita da gran parte della critica, viene attenuata in favore di una lettura estremamente partecipata, attenta a cogliere complessità non immediatamente evidenti. L’opera è divisa in quattro capitoli che individuano i quattro nuclei più visibili e contraddittori della narrativa di Tondelli: il corpo, il collettivo giovanile, il viaggio e la scrittura. Il libro descrive dunque la contraddizione presente nella poetica di Pier Vittorio Tondelli: da un lato il tentativo spasmodico di farsi bastare la realtà , dall’altro l’ansia sotterranea di qualcosa che non ha nome…
Si ringrazia l’autore e la casa editrice Fernandel, http://www.fernandel.it/, per averci fornito il testo e concesso il diritto di pubblicazione.
Dall’incipit del libro:
Nella pagina di Tondelli l’intensità dell’emozione viene filtrata tramite la narrazione di una fisicità mai composta o armonizzata, spesso lacerata e sofferente; evidente, estrema, mezzo di espressione e di conoscenza, la fisicità può essere riconosciuta come uno dei principali elementi che accompagnano tutto il percorso narrativo tondelliano.
Se in Altri libertini e in Pao Pao il discorso sul corpo rimanda ad un disagio strettamente connesso con il periodo dell’adolescenza dei protagonisti, in Camere separate assume le sue forme più mature e interessanti, esprimendo, tramite il rapporto con la persona amata, significati catartici e liberatori rispetto allo scacco di una separatezza sterile e opprimente.
Attorno all’espressione di una carnalità abbrutita (Altri libertini), esaltata (Pao Pao) o contemplata (Camere separate) ruota tutta la poetica di Tondelli, che non si limita a constatare l’inesorabilità del dolore, ma esprime una pressante esigenza di riscatto e salvezza: il corpo interpreta, materializza questa presa di coscienza. In Tondelli la corporeità estremizzata supererà il fisico per approdare al metafisico.


