Bonaventura riprende, in questo suo breve intervento al settimo convegno di Psicologia sperimentale e psicotecnica tenuto a Torino nel novembre 1929, i temi affrontati nel suo volume dell’anno precedente sui rapporti tra tempo attenzione e ritmo, esprimendo soprattutto le proprie perplessità sullo studio di Michel Pavlov “Sur l’origine du sens du rythme”, nel quale il fisiologo francese individua l’origine della percezione del tempo e del ritmo fondamentalmente nella circolazione sanguigna.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

Nello studio della percezione del tempo e del ritmo ci troviamo dinanzi a questo fatto ben noto: che l’apprezzamento comparativo degli intervalli temporali raggiunge il massimo di precisione per gli intervalli di circa 700 σ (poco meno di ¾”): la soglia differenziale raggiunge allora il valore minimo, mentre si eleva a mano a mano che si passa a intervalli più brevi o più lunghi di quelli. Corrispondentemente a ciò, anche nei ritmi motori, cioè nella ripetizione prolungata di movimenti a intervalli uguali, il mantenimento dell’isocronismo degli intervalli è tanto più facile e tanto più preciso quanto più la loro durata si approssima ai ¾”. Si può dunque affermare che questi sono gli intervalli ottimali, nel senso che in rapporto ad essi più sicura e più esatta è la nostra valutazione delle durate temporali e più agevole il mantenimento del ritmo.
Ci si può domandare: qual’è l’origine della posizione privilegiata di siffatti intervalli? perchè sono questi, e non altri più lunghi o più brevi, quelli meglio appresi e meglio valutati? Vien subito fatto di pensare che ciò possa essere in relazione con certi ritmi funzionali che pervadono tutto il nostro organismo, e in primo luogo col ritmo del polso arteriale. Ma se vi è una correlazione tra i due ordini di fenomeni – da un lato, l’esistenza di intervalli ottimali nel senso sopra indicato, e dall’altro il ritmo della circolazione sanguigna – essa deve essere dimostrata con precise ricerche che ne rivelino l’effettiva esistenza, i limiti, il significato.

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titolo:
Sui rapporti tra la percezione del ritmo e la circolazione sanguigna
titolo per ordinamento:
Sui rapporti tra la percezione del ritmo e la circolazione sanguigna
descrizione breve:
Bonaventura riprende, in questo suo breve intervento al settimo convegno di Psicologia sperimentale e psicotecnica tenuto a Torino nel novembre 1929, i temi affrontati nel suo volume dell’anno precedente sui rapporti tra tempo attenzione e ritmo, esprimendo soprattutto le proprie perplessità sullo studio di Michel Pavlov “Sur l'origine du sens du rythme”, nel quale il fisiologo francese individua l’origine della percezione del tempo e del ritmo fondamentalmente nella circolazione sanguigna.
autore:
opera di riferimento:
Atti del 7. Convegno di psicologia sperimentale e psicotecnica, tenuto in Torino nei giorni 18 19-20 novembre 1929 / Società italiana di psicologia ; a cura di Enzo Bonaventura e Mario F. Canella. - Bologna : Zanichelli, stampa 1931 (Stab. Poligr. Riuniti). - 234 p. ; 25 cm.
licenza:

data pubblicazione:
23 ottobre 2019
opera elenco:
S
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it