Francesco Bonatelli nacque a Iseo (Brescia) il 25 aprile 1830 e morì a Padova il 13 maggio 1911.
Nel periodo in cui studiava al liceo di Brescia venne sospettato dagli Austriaci per le sue idee patriottiche e fu costretto a nascondersi in Svizzera per poi tornare in Italia nel 1848.
L’anno dopo ottenne l’abilitazione all’insegnamento della filosofia, della matematica e della fisica e insegnò a Milano e Chiari ma per qualche anno per motivi politici fu temporaneamente privato del posto. Poi, dopo essere stato costretto nel 1855 dagli austriaci a frequentare un corso di studio superiori a Vienna, insegnò a Brescia e al Carmine di Torino.
Bonatelli sostenne una filosofia spiritualista e critica verso il positivismo materialista. Sulla scia di Hermann Lotze valorizzò il sentimento e pose in esso la principale rivelazione dell’essere per mezzo del giudizio di valore.
Fra le sue opere:
- Pensiero e conoscenza, Bologna, G. Monti, 1864.
- La coscienza e il meccanismo interiore. Studi psicologici, Padova, Minerva, 1872.
- Discussioni gnoseologiche e note critiche, Venezia, Antonelli, 1885.
Fonte:
Note biografiche a cura di Michele De Russi
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Il fenomeno della ricordanza illusoria
Nota
In questo breve saggio del 1888 il filosofo Bonatelli affronta la singolare esperienza del sogno di eventi e persone che in realtà non hanno mai fatto parte della nostra vita: è il fenomeno che egli definisce 'ricordanza illusoria'. - L’impensabile
Nota logico-psicologica
Il pensiero umano ha dei limiti non solo relativi a ogni singolo uomo o alla natura umana in generale ma anche dovuti al pensiero in quanto pensiero. Il filosofo Francesco Bonatelli affronta il problema in questo articolo del 1885. - L'Io e l'egoismo
Conferenza tenuta a scopo di beneficenza presso l'Ateneo veneto nel marzo 1886
Breve saggio nel quale il filosofo sostiene la tesi dell'io come motore di conoscenza. L'io è intelligenza, ma anche sentimento, ma c'è il pericolo che esso possa trasformarsi in egoismo. - O di quà o di là
In questo breve saggio del 1905, il filosofo Francesco Bonatelli sostiene che ci sia una separazione netta fra gli esseri umani nelle due sole categorie degli atei e dei teisti.