Conferenza tenuta a scopo di beneficenza presso l'Ateneo veneto nel marzo 1886

Il filosofo Bonatelli, come in altri saggi, prende le mosse da esempi per introdurre un concetto. In questo caso, in un primo esempio, egli ipotizza un buio iniziale, tale da far pensare ad una persona di essere calato in un nulla. L’apparire poi di una luce, quindi nell’ipotesi del Bonatelli di uscire dal nulla, coincide con l’introduzione di un concetto basilare della filosofia: l’ego concretizzato nell’io sono.

A suo avviso l’io è il punto nodale, il punctum saliens, della conoscenza. Senza l’io non c’è nessuna conoscenza.
Non per tutta la filosofia l’io riveste questa importanza. Per alcuni è un punto di inciampo. Anche per il filosofo Rosmini, pur non arrivando alle estreme conseguenze cui arrivano altri filosofi, l’io non è, come ritenuto da Bonatelli, un punto fondamentale della conoscenza.

Però, a giudizio di Bonatelli, questo porta ad una contraddizione, perché ci sarebbe uno scibile senza un saputo.
Fa quindi riferimento al pessimismo di Hartmann, secondo il quale, l’io non è condizione necessaria della conoscenza, ma questa avviene indipendentemente dall’io.

Diversa la posizione del Lotze, filosofo e psicologo con ampie conoscenze medico-scientifiche, che aveva avuto un influsso su Bonatelli, secondo il quale l’io non solo è intelligenza e pensiero, ma anche sentimento.

Ma, mette in guardia l’autore, se l’io ha molti aspetti positivi, è un punto saliente di conoscenza, sentimento e intelligenza, c’è il pericolo che esso possa trasformarsi in egoismo.

C’è quindi una ampia disamina di questo problema, ed anche pericolo, nei suoi molteplici aspetti. Quindi egoismo in contrapposizione a egoità. L’autore correda il testo di esempi concreti, a sostegno delle sue tesi.

Sinossi a cura di Giuseppe Piero Perduca

NOTA: Il testo è presente in formato immagine sul sito dell’Università degli Studi di Torino: http://www.opal.unito.it/psixsite/default.aspx.

Dall’incipit del saggio:

Figuriamoci per un momento d’essere in mezzo all’aperta campagna in una notte oscurissima; nè in cielo nè sulla terra il più fioco barlume; tutto è nero, tutto sembra ricaduto nel nulla, e se niun rumore giunga al nostro orecchio, noi potremo immaginare d’essere restati soli al mondo.
Ed ecco improvvisamente in mezzo a questa sconfinata tenebria brilla una luce; è un punto luminoso, un solo punto; ma pure l’assoluto buio è scomparso; le tenebre si ritirano da quel punto e paiono, irritate e minacciose, maledire tremando al loro vincitore.
Figuriamoci ancora d’essere trasportati nel bel mezzo d’un’ampia sala: ma questa immersa nella più fitta oscurità. Dove siamo noi? Quali oggetti ne circondano? Chi lo sa? siamo in una reggia o in un’officina, in una chiesa abbandonata o in una biblioteca o in una caverna? Ma un lume brilla, ed ecco improvvisamente, quasi suscitati da un fiat creatore appariscono mobili e quadri e specchi dorati e statue e vasi colmi di fiori. Che è stato? un punto luminoso, una fiammolina, che forse è poco più d’un centimetro cubo d’aria incandescente, è bastata a far sorgere quasi dal nulla tante meraviglie. Oh la luce! Benedetta la luce, il più bello, il più grande, il più stupendo tra i fenomeni del mondo sensibile. Per essa non siamo più circoscritti e chiusi entro gli angustissimi confini del nostro corpo, per essa siamo diventati grandi come lo spazio dove giunge la vista, noi lo riempiamo tutto, siamo presenti immediatamente a cose lontane le diecine, le centinaia, le migliaia, i milioni, i miliardi di metri, di chilometri.

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titolo:
L'Io e l'egoismo
sottotitolo:
Conferenza tenuta a scopo di beneficenza presso l'Ateneo veneto nel marzo 1886
titolo per ordinamento:
Io e l'egoismo (L')
descrizione breve:
Breve saggio nel quale il filosofo sostiene la tesi dell'io come motore di conoscenza. L'io è intelligenza, ma anche sentimento, ma c'è il pericolo che esso possa trasformarsi in egoismo.
autore:
opera di riferimento:
L'io e l'egoismo : conferenza tenuta a scopo di beneficenza presso l'Ateneo veneto nel marzo 1886 / Francesco Bonatelli. - Venezia : Pr. stab. tipo-lit. M. Fontana, 1886. - 26 p. ; 23 cm. - Sul front.: Estratto dall'Ateneo veneto, luglio-agosto 1886.
licenza:

data pubblicazione:
14 giugno 2022
opera elenco:
I
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Giuseppe Piero Perduca, lcevgi@libero.it
impaginazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
Claudia Pantanetti, liberabibliotecapgt@gmail.com
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it