Gerolamo Boccardo nacque a Genova il 16 marzo 1829.
Interruppe gli studi di Giurisprudenza (era iscritto all’università di Genova) per dedicarsi all’attività giornalistica e politica. Partecipò infatti all’insurrezione di Milano del 1848 e fu attivo come giornalista al quotidiano «Il Corriere mercantile», contribuendo a modificarne l’indirizzo, trasformandolo in quotidiano politico-economico. Si laureò tuttavia nel 1849.
Iniziò a esercitare la professione di avvocato, portando avanti i suoi studi economici che lo condussero alla pubblicazione, nel 1853, del Trattato teorico-pratico di economia politica, che ebbe gran successo e divenne il manuale più letto nell’Italia dell’epoca. Fu allora che Cavour gli propose di assumere una carica governativa che Boccardo però rifiutò per non allontanarsi da Genova.
Nel 1859 viene eletto nel consiglio comunale di Genova e ne farà parte fino al 1888 con l’incarico, per il quadriennio 1860-64, di assessore alla pubblica istruzione. Dal 1860 diventa professore nella facoltà di Giurisprudenza di Genova, diventando titolare della cattedra di economia politica e assumendo successivamente e fino al 1888 numerosi altri incarichi anche in altre facoltà come Lettere e filosofia.
Nel 1876 assunse la direzione della terza serie della “Biblioteca dell’economista” della UTET che ebbe grande influenza sulla cultura economica italiana con le sue traduzioni di economisti tedeschi quali Roscher, Schäffle, Schomberg, Wagner, ecc. e quelle di Marx, Jevons e Walras.
Boccardo fu liberista pur riconoscendo un certo campo di competenza allo stato in tema di salute pubblica, istruzione, emigrazione, ecc. Più che alla teoria pura si dedicò all’economia applicata dove, servendosi della matematica, della statistica e della storia, sostenne un metodo di tipo sperimentale (Dell’applicazione dei metodi quantitativi alle scienze economiche, statistiche e sociali. Saggio di logica economica, prefazione al II Volume della “Biblioteca dell’economista” 1878). Oltre alle Prefazioni ai primi dieci volumi della “Biblioteca dell’economista”, sono da ricordare: Dizionario dell’economia politica e del commercio (1857-63); Sul riordinamento delle banche in Italia (1881); Le banche e il corso forzato. Sul riordinamento degli istituti di emissione (1879).
Boccardo scrisse anche di diritto, di geografia, di contabilità e di storia, producendo anche diversi manuali scolastici. Nel 1887 fu eletto al Senato del Regno, fu membro dell’Accademia dei Lincei e del Consiglio di Stato. Morì a Roma il 20 marzo 1904.
A Genova gli è intitolata una via centrale e una calata del Porto.
Fonti:
- R. Faucci: La scienza economica in Italia (1850-1943). Napoli, 1981.
- G. Ricca Salerno: Storia delle dottrine finanziarie in Italia, Padova, 1950.
- Bianca Maria Vigliero: Dizionario delle strade di Genova, volume II, Genova, 1985.
Nota biografica a cura di Paolo Alberti.
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Per la seconda classe del corso ginnasiale conforme ai programmi governativi - Manuale di geografia antica
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