Dall’incipit del libro:
Porta sempre con te l’esil matita
e, confidente amico, il taccuino,
quand’esci fuori a ritrovar la vita:
che fatica non è da tavolino
questa a cui desti, vigile poeta,
il tuo senso, il tuo sogno, il tuo destino.
Lo provasti e lo sai: balza inquieta
l’anima che si dà, senza difesa,
al dominio dell’ora, o triste o lieta:
ogni cosa, d’intorno, è un’inattesa
suscitatrice che percuote i sensi
pronti a vibrar come una corda tesa…
Tu li avverti, talor, questi consensi
fino al tormento, e farsi poesia
tutto, qui dentro, ciò che provi e pensi.
Allora in te la viva fantasia
d’un suo fuoco si accende e si colora,
chiedendo a sè l’ingenita armonia.

