Dall’incipit del libro:
L’importanza sociale della difesa contro la tubercolosi appare evidente, per poco che si considerino il numero e la gravità delle malattie cui dà luogo, e il numero delle vittime. Mi perdoni il lettore se, per fargli toccare con mano tutta la gravità del male, dovrò per poco usare di un linguaggio ordinariamente riserbato ai medici, e fargli passare dinanzi agli occhi delle immagini ben diverse da quelle che sogliono popolare le pagine delle opere letterarie.
Non esporrò se non quello, che dovrebbe entrare nel corredo intellettuale di ogni persona mezzanamente colta. Per resistere al nemico, conviene conoscere le sue forze e il suo modo di combattere. D’altra parte, quanto è nocivo che il profano alla medicina cerchi di curar le malattie, altrettanto è utile che anche il profano conosca il modo di prevenirle. Più che utile, anzi, si deve dire che è indispensabile, poichè per la prevenzione delle malattie i medici non possono che dare consigli; l’applicarli è compito riserbato all’autorità e all’individuo.



