Dall’incipit del libro:
– E due! – gridava Enrico *** giovine sergente della mia compagnia stramazzato a’ miei piedi da una palla che lo colpiva sul petto, mentre puntava il fucile da una finestra della cascina ***. Un’ora prima avevo veduto quel povero giovane tutto intriso di sangue, annodarsi al braccio destro un fazzoletto e tornar sorridendo alla sua finestra e menar giù fucilate. Mi volsi a guardarlo e gli stesi macchinalmente le braccia, come per sollevarlo da terra.
È riprodotta l’edizione originale e meno nota di quella, in parte rivista, riedita nel 1879 dalla “Gazzetta Livornese” e poi ristampata da Bemporad nel 1904.

