Cronache fiorentine dal 1815 al 1831 (conferenza tenuta a Firenze nel 1897)

Dall’incipit del libro:

Il 17 settembre 1814 non fu a Firenze un sabato come tutti gli altri. Sin dall’aurora la gente era tutta in moto, e così dalle povere impannate delle casupole, come di dietro alle vetrate co’ piombi delle case civili e dei palazzi, le fiorentine sempre curiose allungavano gli occhi per guardar giù nelle strade formicolanti di popolo: di contadini in calzon corti, di villane infioccate, di birri, di preti con gli abiti di tutti i colori consentiti dalla licenza francese, e di soldati delle milizie toscane e tedesche, i quali, al suono dei pifferi e dei tamburi, movevano dalla gran guardia di Palazzo Vecchio e dalle caserme verso il Duomo e Porta a S. Gallo. Molta la gente a cavallo, moltissime le carrozze padronali con i lacchè a cassetta e in piedi sul predellino di dietro; e procedevano a stento fra il pigia pigia della folla, gravi, pesanti, massiccie come cariaggi, portando quasi in pompa dame e cavalieri, sgargianti negli abiti di gala che alla Restaurazione aveva legato l’Impero.
Alle ore sette, le milizie erano già schierate lungo le vie e nell’interno del Duomo: la calca cresceva, e il mareggiare delle teste refluiva verso Porta a S. Gallo; e, più oltre, attraverso all’Arco trionfale e su per il Ponte Rosso, si stendeva a perdita d’occhio lungo la via Bolognese. In mezzo alle file dei soldati, passavano staffieri a cavallo, battistrada, carrozzoni di gala con cerimonieri, ciambellani, magistrati, ufficiali. Alle otto, col primo colpo di cannone sparato da Belvedere, le campane di tutte le chiese cominciarono a suonare, annunziando ai fedeli toscani che S. A. I. e R. l’Arciduca Granduca di Toscana Ferdinando III, movendo dalla villa Capponi alla Pietra, dove aveva fatto breve sosta per riposarsi e cambiarsi gli abiti da viaggio, stava per arrivare a Firenze. Ricevuto dal suo nuovo gran Ciambellano, cav. Amerigo Antinori, e dai due ciambellani di servizio di settimana, Tommaso Corsi e Silvestro Aldobrandini, il Granduca, il cui viaggio da Firenzuola in poi era stato un continuo trionfo, dopo aver vestito il suo grande uniforme, prese posto nella sua muta a sei cavalli infioccata a gala, in compagnia del maggiordomo maggiore don Giuseppe Rospigliosi e del gran Ciambellano cav. Amerigo Antinori.

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titolo:
Politica e bel mondo
sottotitolo:
Cronache fiorentine dal 1815 al 1831 (conferenza tenuta a Firenze nel 1897)
titolo per ordinamento:
Politica e bel mondo
autore:
opera di riferimento:
La Vita italiana nel Risorgimento : (1815-1831) prima serie – 3 voll. – Firenze – Bemporad e figlio, 1897 - Vol I, 232 p. ; 19 cm. (pagg 170-232)
licenza:

data pubblicazione:
31 ottobre 2013
opera elenco:
P
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Dimitri Belli e Distributed Proofreader Italia, http://dp-test.dm.unipi.it/
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
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