Henri BarbusseHenri Barbusse (Asnières-sur-Seine, 17 maggio 1873 – Mosca, 30 agosto 1935) è stato uno scrittore, giornalista e attivista politico comunista francese.

Nato ad Asnière-sur-Seine, secondo figlio di padre francese e di madre inglese, Barbusse trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Montmartre dove il padre, giornalista, si era trasferito dopo la morte della moglie.

Inizia molto presto il suo tirocinio letterario scrivendo versi in memoria della madre che esprimono un’inclinazione alla poesia di vena malinconica. Tra il settembre del 1892 e il febbraio 1893 partecipa ai concorsi mensili di poesia e prosa indetti dal supplemento letterario de L’Écho de Paris ottenendo quattro volte il premio per la poesia e una volta quello per la prosa. La giuria è composta da importanti letterati, tra cui Catulle Mendès, mecenate e critico letterario e suo futuro suocero, che gli offre di collaborare al supplemento de L’Écho de Paris.

Grazie all’appoggio di Mendès entra in relazione con Marcel Schwob, direttore letterario del giornale, e quindi con i circoli intellettuali e mondani più in vista del momento dove conosce e frequenta José-Maria de Hérédia, Henri de Régnier, Pierre Louÿs, Paul Valéry, Marcel Proust, Fernand Gregh. Di questo periodo è la raccolta di poesie Pleureuses (1895) cui seguirà Les Suppliants (1903), oltre a numerose novelle.

Nel 1896 ricopre l’incarico di redattore al “Bureau de Presse” del Ministero dell’Interno e l’anno seguente gli viene affidato il supplemento delle cronache teatrali su La Grande Revue, rivista degli intellettuali “dreyfusards”, incarico che mantiene fino all’ottobre 1901 e che costituisce un preciso punto di riferimento per comprendere la sua evoluzione ideologica apertamente democratica, come si può constatare dall’impegno nel caso Dreyfus e dal dibattito che segue.

L’interesse principale di Barbusse è comunque sempre la letteratura, accompagnato ad un impegno giornalistico di carattere democratico e pacifista come dimostra la collaborazione, a partire dal 1903 (anno della pubblicazione del romanzo Les Suppliants), con i periodici La Revue de la Paix e La Paix par le Droit, a cura della “Société français pour l’arbitrage entre les nations”. Nel 1908 esce il suo secondo romanzo di carattere naturalista, L’Enfer (L’inferno).

Nel 1914 scoppia la prima guerra mondiale: malgrado l’età, la salute delicata e il convinto antimilitarismo, Barbusse parte volontario per il fronte condividendo la decisione dei socialisti di non astenersi dal conflitto per difendere la Francia. L’esperienza della trincea costituisce per Barbusse una rivelazione, imponendogli moralmente la denuncia dell’apocalisse a cui aveva assistito.

Nasce così Le Feu (Il fuoco), pubblicato dapprima in 93 puntate su L’Œuvre e poi in volume nel dicembre del 1916. Le Feu mostra il crescente odio dell’autore per il militarismo e si attira dure critiche per il forte realismo, fu questo infatti il primo romanzo a proporre una testimonianza realistica sulla brutale esperienza della guerra: l’opera rifiuta qualsiasi retorica nazionalista ed eroica e si impone nel panorama letterario per la cruda descrizione della vita e delle sofferenze dei “poilus”, come venivano chiamati i soldati francesi.

Nel novembre del 1917 fonda, insieme a Paul Vaillant-Couturier e Raymond Lefebvre, l’A.R.A.C., Association républicaine des anciens combattants , nel cui ambito scrive e pronuncia numerosi discorsi, raccolti nel 1920 in Paroles d’un combattant. Barbusse è un convinto assertore dell’importanza del ruolo che l’intellettuale deve assumere per la liberazione del popolo e quindi per la “clartè” del futuro basata sulla giustizia. Tutto ciò egli lo esprime in modo programmatico nel romanzo Clarté che viene pubblicato a puntate su Le Populaire nel 1919, e poi in volume.

Nel gennaio del 1919, contemporaneamente all’emergere sulla scena politica della III Internazionale, Barbusse incomincia ad appoggiare il comunismo bolscevico e rivoluzionario in modo deciso. Nello stesso anno, insieme ai suoi più stretti collaboratori dell’A.R.A.C. e a diversi altri intellettuali, costituisce il Groupe Clarté, nell’ambito del progetto per l’international de la Pensée.

Il 1º maggio 1919, sulle pagine della rivista L’Humanité, apparve un articolo di Barbusse intitolato Le Groupe Clarté. È il manifesto fondatore di un movimento di intellettuali di sinistra che, consci «(de) leur grand devoir d’éducateurs et de guides, ont résolu de se grouper pour exercer une action sociale». Il progetto darà il via alla pubblicazione di un foglio del movimento, intitolato Clarté, Bulletin de l’Internationale de la pensée che costituisce, dal 1919 al 1921, il prototipo della vera e propria rivista Clarté, che seguirà dal 1921 al 1928.

I suoi lavori successivi, Manifeste aux Intellectuels, Élévations (1930), ed altri, mostrano un punto di vista più definitivamente rivoluzionario. Di questi Le Couteau entre les dents (Il coltello tra i denti) del 1921, saggio di natura politica, costituisce la premessa alla sua adesione al P.C.F del 1923 segnando l’avvicinarsi di Barbusse al bolscevismo e alla Rivoluzione russa. A partire dal 1926 diventa direttore della rubrica letteraria de L’Humanité, la rivista ufficiale del P.C.F., e scrive contemporaneamente sulla rivista Europe, da lui fondata nel 1923 e sostituita da Monde nel 1928.

Malgrado l’impegno attivo nel campo del giornalismo militante, Barbusse non abbandona la creazione letteraria. Nel 1925 pubblica infatti Les Enchaînements, un impegnativo romanzo storico, che viene pubblicato a puntate su Clarté nello stesso anno. Nel 1927 scrive la sua opera più discussa, Jesus, pesantemente criticata da Clarté. Il conflitto relativo a Jesus, che coinvolge anche il P.C.F., ben determinato a difendere Barbusse, contribuisce all’ulteriore emarginazione politica della rivista.

Il 16 luglio del 1935, recatosi in Unione Sovietica per frequentare il VII Congresso dell’Internazionale Comunista, si ammala di polmonite e viene ricoverato in ospedale a Mosca dove muore il 30 agosto. Il feretro viene portato a Parigi e il 7 settembre, accompagnato da una grande folla fino al cimitero del Père-Lachaise, viene tumulato.

Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Henri_Barbusse

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autore:
Henri Barbusse
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Barbusse, Henri
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