Questo testo di Italo Balbo, scritto come diario, da cui il titolo, ripercorre tutto l’anno 1922 dall’inizio fino alla marcia su Roma del 28 ottobre dello stesso anno, sfociato poi nell’incarico di formare un nuovo governo, dato dal Re a Benito Mussolini.

Come chiarisce lo stesso Balbo, non può dirsi un diario in senso letterario, bensì “annotazioni, appunti, rapidi promemoria …”, “materiale adatto per l’azione e niente affatto per la letteratura”.

Balbo spiega nell’introduzione quali fossero i motivi ideali che portarono queste persone – per la maggior parte reduci della prima guerra mondiale – ad intraprendere la via rivoluzionaria fino alla conquista del potere. A suo avviso l’Italia avrebbe comunque intrapreso una via rivoluzionaria. E ne spiega anche i motivi: ”Lottare, combattere per tornare al paese di Giolitti che faceva mercato di ogni ideale? No. Meglio negare tutto, distruggere tutto, per tutto riformare dalle fondamenta.”

Il diario, come afferma l’Autore, scritto a distanza di dieci anni dagli avvenimenti riporta ancora gli entusiasmi e le pulsioni di quei momenti concitati. Lasciando così intendere che il fascismo delle origini si era trasformato con l’andare del tempo.

Questo periodo turbolento e violento della nostra storia, era frutto anzitutto dei disastri della guerra mondiale e delle varie interpretazioni che ne venivano date. E in secondo luogo della incapacità della classe politica dell’epoca di affrontare in modo adeguato le problematiche emerse dalla guerra.

Fondamentale per lo studio del periodo è il volume: Mussolini il fascista. 1, La conquista del potere : 1921-1925 (Torino, Einaudi, 1966 e successive edizioni), facente parte della monumentale monografia di Renzo De Felice.

Sinossi a cura di Piero Giuseppe Perduca

Dall’incipit del libro:

1 gennaio 1922.

Ho chiuso l’anno vecchio, questa notte, con un discorso di propaganda: ho iniziato il nuovo con un altro discorso. Cosí si saldano le date. Non vi è distacco che sul calendario. Se guardo al ’21 vedo lo sviluppo incalzante della rivoluzione. Crescendo irresistibile. Conquista in larghezza e profondità. Qui in provincia due grandi organizzazioni: quella dei Fasci saldamente uniti nella Federazione, e quella sindacale, che è la prima del genere in Italia: dopo la precipitosa rovina politica delle leghe rosse non potevamo lasciare gli operai alla mercé degli egoismi padronali. Delicato congegno è questa organizzazione: la mano d’opera nel ferrarese è esuberante, e solo la disciplina sindacale assicura a tutti il lavoro e il pane.

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titolo:
Diario 1922
titolo per ordinamento:
Diario 1922
descrizione breve:
L’opera, che lo stesso Balbo chiarisce che non si possa definire ‘diario’ in senso stretto e scritto a dieci anni dai cruciali eventi, ripercorre l’anno che portò alla marcia su Roma.
autore:
opera di riferimento:
Diario 1922 / Italo Balbo. - Milano: A. Mondadori, 1932. - 214 p., [13] c. di tav. : ill. ; 20 cm
licenza:

data pubblicazione:
26 gennaio 2023
opera elenco:
D
descrittore Dewey:
Narrativa italiana (sec. 20.)
soggetto BISAC:
STORIA / Moderna / Generale
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Umberto Galerati; umgaler@alice.it
impaginazione:
Umberto Galerati; umgaler@alice.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
revisione:
Piero Giuseppe Perduca; lcevgi@libero.it