Volume II

Una delle sue opere più importanti, in cui formulò una netta separazione e antiteticità fra il periodo medioevale, definito oscurantista, e il rinnovamento rinascimentale. L’opera incontrò consensi, ma fu anche criticata, per esempio dal filologo e storico tedesco Konrad Burdach, nell’opera Dal Medio Evo alla Riforma, in cui si sosteneva la tesi opposta, ossia della continuità tra Medio Evo e Rinascimento.

Note tratte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Jacob_Burckhardt

Dall’incipit del libro:

Vinti gl’innumerevoli ostacoli, che altrove arrestarono il progresso, raggiunto un alto grado di sviluppo individuale ed educati alla scuola dell’antichità, gli Italiani si volgono ora alla scoperta del mondo esteriore e si accingono a riprodurlo nella scienza e nell’arte. Ma, rispetto a quest’ultima, non è ufficio nostro il segnalarne ora i progressi, che più convenientemente dovrebbero riserbarsi ad una trattazione speciale.
Anche sui viaggi compiuti dagli Italiani in lontane regioni noi non possiamo permetterci qui che alcune considerazioni generali. Le Crociate aveano aperto agli Europei paesi da lungo tempo sconosciuti, e risvegliato dovunque l’istinto della vita errabonda ed avventuriera. Non è, nè sarà mai facile il dire quando questo istinto si sia collegato con lo spirito d’investigazione scientifica o si sia posto del tutto al servigio di quest’ultima; ma non v’ha dubbio che ciò accadde in Italia assai per tempo e in modo più largo e compiuto, che non in qualsiasi altro paese. Già anche alle Crociate gl’Italiani aveano preso una parte molto diversa da quella degli altri popoli d’occidente, avendo essi flotte e interessi commerciali in oriente; e da tempo immemorabile il Mediterraneo aveva svolto negli abitatori delle sue rive tendenze affatto speciali, per cui avventurieri nel senso nordico gli Italiani non poterono, per la stessa loro indole, diventar mai. Ma quando si furono sufficientemente famigliarizzati con tutti i porti orientali del Mediterraneo, accadde invece che i più intraprendenti si sentissero portati ad abbracciare la vita nomade e vagabonda dei viaggiatori arabi, che vi s’incontravano dappertutto, avendo già dinanzi a sè gran parte della terra omai più o meno scoperta.

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titolo:
La civiltà del secolo del Rinascimento in Italia
sottotitolo:
Volume II
titolo per ordinamento:
civiltà del secolo del Rinascimento in Italia (La)
autore:
opera di riferimento:
La civiltà del secolo del Rinascimento in Italia / saggio di Jacopo Burckhardt ; tradotto sulla seconda edizione tedesca dal professore D. Valbusa con aggiunte e correzioni inedite fornite dall'Autore. - Firenze : Sansoni, 1876. - XIV, 382 p. ; 19 cm.
licenza:

data pubblicazione:
19 gennaio 2021
opera elenco:
C
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
traduzione:
Domenico Valbusa