La Sinfonia n. 1 in do minore Op. 68 è una sinfonia di Johannes Brahms. I primi appunti scritti da Brahms per questo primo lavoro sinfonico risalgono a quattordici anni prima della prima esecuzione del lavoro, cioè al 1862.

La prima esecuzione avvenne come collaudo generale il 4 novembre 1876 a Karlsruhe e fu diretta da Otto Dessoff. Soltanto tre giorni dopo Brahms diresse la prima esecuzione a Mannheim. Successivamente le esecuzioni più importanti furono a Lipsia, a Breslavia (sempre dirette dal compositore) e a Cambridge (diretta da Joseph Joachim). La sinfonia ebbe ovunque un successo molto caldo, nonostante le critiche dei neo-tedeschi che vedevano nella Prima di Brahms un atto di orgoglio, come una forza restauratrice rispetto al mondo del poema sinfonico.

In ogni caso la grande prima di questa sinfonia si tenne ovviamente a Vienna il 17 dicembre 1876. A questo punto si scatenarono i commenti: da una parte i brahmsiani come Eduard Hanslick (il quale la dichiarò l’opera che finalmente avrebbe avuto la capacità di continuare la strada che si era interrotta con i neo-tedeschi), dall’altra la critica più famosa fu quella di Hans von Bülow che rinominò la sinfonia “decima di Beethoven”, come se Brahms fosse il degno erede di quest’ultimo.

Ovviamente è una sinfonia che vede il pensiero beethoveniano nel proprio centro, e lo si può notare dalla scelta del Do minore, e da riferimenti molto evidenti al percorso della Terza Sinfonia (l’Eroica) di Beethoven, cominciando in Do minore e finendo in Do Maggiore come in uno sforzo, in una conquista. Mentre però la sinfonia beethoveniana ha una sorta di percorso ascensionale molto continuo, Brahms già dalla prima propone un altro tipo di scrittura: primo e ultimo tempo in relazione con questo problema evolutivo, mentre i due tempi centrali, a differenza di quanto aveva fatto Beethoven, sono piuttosto dei tempi parentetici, che paiono non partecipare a questo grande sforzo drammatico che si attua nel 1° e nel 4º tempo.

Brahms invece intende i tempi centrali della sinfonia come una parentesi, come un momento sospensivo del problema che sta ad arco tra il primo e l’ultimo tempo. Questo vale nella prima, ed è emblematico quello che accade nel terzo tempo, che infatti non partecipa all’impegno drammatico.

La sinfonia è orchestrata per due flauti, due oboi, due clarinetti, due fagotti, un controfagotto, quattro corni, due trombe, tre tromboni, timpani e archi.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Sinfonia_n._1_(Brahms)

lista di esecuzione:

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album:
Brahms. Symphony No. 1. Akademmische Festouvertüre/4 hungarische Tänze. Arturo Toscanini. NBC Symphony Orchestra
titolo:
Sinfonia n° 1 in Do minore, Op. 68
sottotitolo:
Direttore: Arturo Toscanini
titolo per ordinamento:
Sinfonia n° 1 in Do minore, Op. 68
descrizione breve:
La sinfonia ebbe ovunque un successo molto caldo, nonostante le critiche dei neo-tedeschi che vedevano nella Prima di Brahms un atto di orgoglio, come una forza restauratrice rispetto al mondo del poema sinfonico.
autore:
artista:
  • Brahms, Johannes (ruolo: Compositore)
  • NBC Symphony Orchestra (ruolo: Orchestra)
  • Toscanini, Arturo (ruolo: Direttore)
cura:
Marco Calvo, https://www.marcocalvo.it/
Dario Giannozzi
licenza:

data pubblicazione:
16 aprile 2024
etichetta:
RCA
anno di pubblicazione opera di riferimento:
1951
genere:
Musica classica
opera elenco:
S
tipo registrazione:
In studio analogica
pubblicazione:
Dario Giannozzi
revisione:
Dario Giannozzi