Dall’incipit del libro:
Una topaia al Vicolo Purgatorio ad Arco, — nella quale vivono don Achille di Lorenzo e la sua «tribù»; — una piccola «tribù» di fannulloni che si pasce nell’ozio, e fida nella «Provvidenza». Il quartinetto si compone di tre «vani» umidi, angusti, bui: dal soffitto piove acqua, e il solaio presenta larghe e profonde ferite. Questa che noi presentiamo allo spettatore è la piccola camera «utilité» che funziona da salotto, da studio, da «dormitorio» — a causa del piccolo divano a molle che è nel fondo, — e da «salle à manger», quando occorra: è la piccola camera «centrale» insomma, che le eventualità del caso potrebbero ancora destinare a più umili o a più decorosi offici.

