La Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore Op. 55 fu composta da Ludwig van Beethoven fra il 1802 e il 1804. Fu eseguita privatamente per la prima volta il 9 giugno 1804 e pubblicamente il 7 aprile 1805 sotto la direzione del compositore. Questa composizione riveste, secondo il parere unanime di critici e musicologi, un ruolo decisivo non solo nella storia della sinfonia stessa, stravolgendone i paradigmi fondamentali con movimenti di lunghezza inedita, ma anche nell’intera storia della musica, in quanto getta le prime basi di transizione tra il classicismo e il romanticismo, segnando inoltre l’inizio del periodo eroico/centrale della produzione beethoveniana.

La sinfonia fu inizialmente scritta per Napoleone e rappresenta la sintesi di tutta l’aspirazione all’epos riscoperta negli anni della rivoluzione. In essa si avverte la volontà di tenere insieme la musica e la realtà che già era stata avvertita, se pur in forma primitiva, nella pièce à sauvetage, nella marcia, nell’inno e nel pezzo strumentale a programma.

Beethoven, che come Hegel aveva visto nel generale corso “cavalcare lo spirito del mondo”, gli indirizza una dedica, dedica che in seguito disconoscerà in un impeto di sdegno, strappando il frontespizio dell’opera, dopo la sua incoronazione a imperatore. Proprio per questa delusione la sinfonia sarà quindi definitivamente intitolata (in italiano) “Sinfonia Eroica composta per festeggiare il sovvenire di un grand’uomo”.

Il dedicatario definitivo sarà il principe Lobkowicz, un aristocratico boemo appassionato di musica e buon violinista dilettante, che ospitò nel proprio palazzo la prima esecuzione.

La Sinfonia Eroica si caratterizza per le sue grandi dimensioni e segna un punto di svolta nella concezione del genere sinfonico. Il primo tema, in mi bemolle maggiore, è basato sui tre suoni della triade e della tonalità d’impianto, mentre il tema del movimento finale era già stato impiegato nel balletto “Le creature di Prometeo”.

Le dimensioni complessive dell'”Eroica” (la più lunga sinfonia scritta sino a quel momento) sono superate solamente dalla Nona Sinfonia. Il volume dell’orchestra è imponente.

La trasfigurazione epica raggiunge il massimo nella “Marcia funebre” con i rulli dei timpani, le trombe dal suono apocalittico, il fugato centrale e la melodica divagazione della coda. Il manoscritto originale è andato perduto, ma esiste una copia riveduta dall’autore nell’archivio degli “Amici della Musica” di Vienna.

Organico strumentale: 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 3 corni, 2 trombe, timpani, archi

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Sinfonia_n._3_(Beethoven)

lista di esecuzione:

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album:
Beethoven. Symphonies Nos. 3 & 6. Vienna State Opera Orchestra. Hermann Scherchen
titolo:
Sinfonia n° 3 in Mi bemolle maggiore, Op. 55
sottotitolo:
Direttore: Hermann Scherchen
titolo per ordinamento:
Sinfonia n° 3 in Mi bemolle maggiore, Op. 55
descrizione breve:
Questa composizione riveste, secondo il parere unanime di critici e musicologi, un ruolo decisivo non solo nella storia della sinfonia stessa, stravolgendone i paradigmi fondamentali con movimenti di lunghezza inedita, ma anche nell'intera storia della musica, in quanto getta le prime basi di transizione tra il classicismo e il romanticismo, segnando inoltre l'inizio del periodo eroico/centrale della produzione beethoveniana.
autore:
artista:
  • Beethoven, Ludwig van (ruolo: Compositore)
  • Scherchen, Hermann (ruolo: Direttore)
  • Wiener Staatsopernorchester (ruolo: Orchestra)
cura:
Marco Calvo, https://www.marcocalvo.it/
Dario Giannozzi
licenza:

data pubblicazione:
22 febbraio 2024
etichetta:
Westminster
anno di pubblicazione opera di riferimento:
1958
genere:
Musica classica
opera elenco:
S
tipo registrazione:
In studio analogica
pubblicazione:
Dario Giannozzi
revisione:
Dario Giannozzi