Dall’incipit del libro:

1.
L’alto desir che ‘n petto mi germoglia,
e vuol ch’io dica quant’i’ vidi allora
ch’ebbe principio la penace doglia
ch’al cor cosí s’impresse e fe’ dimora,
fin che rivolse al ciel ogni mia voglia
quella la cui vertute il mondo onora,
l’alto, dico, desir: – Ciò che vedesti, –
mi dice ogni or, – perché non manifesti?
2.
Porgi la mano a l’onorata penna,
e scrivi ciò che l’alma Ninfa in l’acque,
di quella diva che ‘l ben far t’accenna
cantò, quando ‘l suo canto sí ti piacque:
il canto che d’andar al ciel t’impenna,
poi che di quella in cor pensier ti nacque;
e mentre la memoria è salda scrivi,
ché scrivendo di lei seco t’avivi.
3.
Né taci il dir di quel buon dotto Veglio,
che gli effetti d’Amor e la natura
aperto ti mostrò, com’in un speglio
si vede per iscontro una figura.
Com’imparasti ciò che far sia meglio,
quando t’accende amor e ‘l cor ti fura,
fa che dimostri altrui, e quel sentiero
ch’al Tempio ti menò, sacro e sincero.

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titolo:
Canti XI de le lodi de la s. Lucretia Gonzaga ... Le III parche
titolo per ordinamento:
Canti XI de le lodi de la s. Lucretia Gonzaga ... Le III parche
autore:
opera di riferimento:
"Tutte le opere di Matteo Bandello", a cura di Francesco Flora, collana classici Mondadori, editore Mondadori, Milano, 1943
cura:
Francesco Flora
licenza:

data pubblicazione:
23 ottobre 2002
opera elenco:
C
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Giuseppe Bonghi, gbonghi@fausernet.novara.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Davide de Caro, ddc76@hotmail.it
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Catia Righi, catia_righi@tin.it