Dall’incipit del libro:
Ditelo, Muse, il parto glorïoso
del felice fanciul cui ‘l padre arride,
futura gloria al gran nome Fregoso.
Voi prime foste che cortesi e fide
in grembo il raccoglieste quando nacque
e questa luce faustamente vide.
A voi di molle baccare no’ spiacque
la bella fronte cingerli soave-
mente, e lavarlo d’Ippocrene in l’acque.
Con voi Lucina fu, né le fu grave
sparger salubri unguenti attorno attorno,
acciò che ‘l parto doglia non aggrave.
E di Cipro su ‘l carro aurato e adorno
venne la bella madre di Cupído,
spirando ambrosia e sacri odori intorno.
L’alme tre Grazie il casto letto e fido
cinser di gigli, di vïole e croco,
e fêr di rose un odorato nido.
L’Adige chiaro corse, e ‘n ogni luoco
rivestí Flora i colli e le campagne,
e Garda cominciò far novo gioco.


