Romanzo

Il tema dei gemelli è stato spesso oggetto di attenzione in letteratura e teatro dai tempi più antichi, da Plauto a Dumas, da Carroll a Tournier, ed è motivo di suggestione anche cinematografica; come dimenticare per esempio Inseparabili di Cronemberg. In questo quadro di rappresentazioni artistiche del tema, Dall’alba alla notte di Miklós Bánffy non sfigura affatto; si pone invece in maniera originale sviluppando l’argomento sotto aspetti psicologici acuti e non convenzionali.

Maria e Maddalena sono due gemelle figlie di un ricco banchiere. Le conosciamo all’“alba” del romanzo già entrambe vedove. La narrazione si svolge nel corso di un’intera giornata, ma ripercorre, attraverso articolati flashback, l’intera vita delle due gemelle e si incentra soprattutto sui loro matrimoni. Maria sposa un geniale musicista e Maddalena, innamorata e collaboratrice dello stesso, sposa, praticamente per salvaguardare il matrimonio della sorella, un audace e sportivo aviatore. Di quest’ultimo si innamora, non platonicamente, Maria.

Nonostante Miklós Bánffy faccia ricorso, come tradizione in queste opere sui gemelli, al tema dello scambio e della sostituzione dell’identità, questo aspetto è trattato come marginale e serve solo a impostare una nota di allegra vivacità nell’ambito di una narrazione complessivamente tragica e cupa. Il gioco degli equivoci che sembra quasi scaturire naturalmente attraverso i quasi scontati scambi di persona rinuncia rapidamente ai possibili sviluppi di comici imprevisti, per mettere invece in primo piano le gemelle come portatrici, quasi patologiche, di una complessità contraddittoria che riconduce l’identità individuale su un percorso di tormentato dolore.

Questo emerge sempre attraverso la figura del doppio, e in questo ambito il romanzo di Bánffy si colloca almeno temporalmente in posizione intermedia tra due grandi romanzi come Il ritratto di Dorian Gray di Wilde e Sulla collina nera di Bruce Chatwin. Pregiudizi e anomalie dei personaggi sono sempre posti nella giusta prospettiva che bilancia sapientemente una cauta ironia con un alone di assurdo sempre pervaso da una malinconia satura di presagi come probabilmente era inevitabile per l’autore, che negli anni ’20 fu ministro degli esteri in un periodo certamente critico.

La traduzione italiana, del 1930, è opera di Franco Vellani Dionisi, giornalista esperto di questioni balcaniche e inviato prima a Vienna e poi in Ungheria per “Il resto del Carlino” e “Il popolo d’Italia”. Conosceva bene la lingua ungherese – curò una ancora oggi validissima Antologia Petofiana – ed era attento analista delle questioni ungheresi del periodo con testi importanti come Il problema territoriale transilvano e Il secondo arbitrato di Vienna (disponibile on line in formato immagine). Fu anche autore di qualche romanzo e traduttore di altri importanti autori ungheresi come Gyulia Wlassics, Gyulia Pecar, Miklós Surány, Lajos Zilahy. Morì in combattimento il 16 agosto 1942 passando da corrispondente di guerra a protagonista attivo sul fronte russo nelle file delle truppe magiare. Non ho avuto possibilità di verificare l’integralità della traduzione, neppure su eventuali traduzioni inglesi e tedesche che non ho potuto trovare, ma sembra un lavoro accurato, portatore di uno stile appropriato e rispettoso della personalità dell’autore.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

Erano sorelle gemelle, tutte e due vedove.
Simili in tutto, anche oggi, malgrado la loro età. Sembrava che la vita le avesse fuse insieme nella comunità dell’origine. Erano ancora belle. La vita non aveva scavato rughe sulle loro fronti, non aveva tracciato i suoi graffi sul pallore di quei volti marmorei, ma vi aveva scolpito una sacra passione, una infinita, sacrificata dedizione.
Esse erano alte, slanciate, sempre vestite a lutto, incoronate dai bianchi capelli che erano stati biondi.
Ogni giorno passeggiavano a lungo sulla sponda del lago, coi loro passi lunghi e calmi, in mezzo alla solitudine dei forestieri e dei villeggianti.

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titolo:
Dall’alba alla notte
sottotitolo:
Romanzo
titolo per ordinamento:
Dall’alba alla notte
descrizione breve:
Il tema dei gemelli, abbastanza frequente in letteratura, è svolto da Bánffy in maniera originale, sviluppando l’argomento sotto aspetti psicologici acuti e non convenzionali e nell’ambito di una narrazione complessivamente tragica e cupa.
autore:
opera di riferimento:
Dall’alba alla notte : romanzo / conte Banffy Miklòs ; traduzione di F. Vellani Dionisi ; prefazione di Ignazio Balla. - Milano : Edizioni Alpes, 1930 (S. Tip.). - XV, 225 p. ; 20 cm.
licenza:

data pubblicazione:
19 marzo 2024
opera elenco:
D
soggetto BISAC:
FICTION / Vita Familiare
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
impaginazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
Claudia Pantanetti, liberabibliotecapgt@gmail.com
Gabriella Dodero
revisione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
traduzione:
Franco Vellani Dionisi