Il giovanile poemetto latino De Aetna, edito nel 1496, fu composto dal Bembo al ritorno dal suo soggiorno messinese. Annoverato tra le sue opere minori, il De Aetna è un dialogo tra l’autore (alla scoperta della cultura greca) e suo padre Bernardo ed è dedicato ad Angelo Gabriele. Consta di 30 carte suddivise in 4 fascicoli. Tra le versioni rimaste qui presente vi è l’edizione originale di Aldo Manuzio, gentilmente messa a disposizione da un collezionista privato che è riuscito ad aggiudicarsela nel 1997 presso Christie’s di Roma per la cifra di 464 milioni di lire, il prezzo più alto mai pagato in Italia per un libro.
Il testo è arricchito da una introduzione di Fabio Massimo Bertolo.
Dall’incipit del libro:
Nel febbraio del 1496 (1495 more veneto) Aldo Manuzio dava alle stampe un’operetta giovanile di Pietro Bembo dal titolo De Aetna: si tratta di un dialogo tra Pietro e il padre Bernardo, resoconto ragionato del soggiorno in Sicilia (1491-1494) dell’umanista veneziano alla scoperta della civiltà e della cultura greca.
Si tratta della prima opera latina impressa da Aldo, la quarta edizione in ordine di tempo uscita dalla sua tipografia ad un anno circa dalla grammatica greca del Lascaris; il manoscritto utilizzato per la composizione del testo, una bella copia recante numerose correzioni d’autore, venne presentato ad Aldo proprio da Pietro Bembo, di ritorno dal viaggio in Sicilia.




