Dall’incipit del libro:
Dopo le vittorie che la resero signora del mondo, Roma si riposava. – Roma la gran madre dei Scipioni e dei Gracchi il cui più bel giorno come soleva dire Catone, era quello in cui il sole rischiarava una battaglia!… – Superbo riposo però!… Nella città dove si festeggiava il trionfo di Zama e la sconfitta di Annibale cogli inni di Nevio, il cantore immortale della gloria dei Scipioni, agitavasi la divina lotta dell’arte!…
In mezzo alle gigantesche lotte delle guerre puniche s’inspirarono a robusti e forti concetti Nevio, Ennio, e Plauto Terenzio e Catone in cui spicca una assoluta personalità piena di vita. Nell’audacia dei loro saggi drammatici ed epici, sentesi che quei poeti aveano qualche cosa del guerriero. – Fumavano ancora le rovine delle città distrutte. – Ruggivano sitibonde di sangue dal Circo le fiere. – Preparavansi i gladiatori alle mortali lotte mentre essi scioglievano i loro canti, cercando di fondere colle armoniose dolcezze dell’arte greca gl’impeti ardenti del loro carattere romano.



