È stata mantenuta l’accentazione e la grafia originale con le sole seguenti eccezioni: sostituiti la s lunga, somigliante alla f, con s la u con v, dove opportuno la ~ sulle vocali con n ed m la ß con la doppia s.
Dall’incipit del libro:
Non diede alle stampe Monsignor il Vescovo di Chiapa la presente Istoria per diletto; mà perche se ne cavasse utilità. Et io, che l’hò tradotta, non mi hò proposto, se non l’istesso fine. Egli nel comporla hebbe mira alla semplice, e nuda verità de’ fatti senza curarsi di metodo, ò di eleganza alcuna: & io nel tradurla hò voluto seguire la sua simplicità, non allontanandomi à pena dalle sue parole. Questo sia per iscusa, e di lui, e di mè, se nell’originale, e nella traduttione non si vederà quell’ornamento di dire, che da’ curiosi pare, che sommamente sia desiderato; anzi tal’hora si troveranno molte voci improprie, molte costruttioni barbare, & altri difetti assai. Chi dunque leggerà quest’opera non si fermi à ponderar le parole; mà consideri attentamente l’importanza delle cose. Questa è la più tragica e la più orribile Istoria, che da occhi, humani, nella grande scena del Mondo, fosse veduta giamai. Ella commoverà per certo, in chi non haverà il core più duro, che di macigno, ò per meglio dire, in chi non l’haverà cosi fatto, come l’hebbero i distruttori dell’Indie, commiseratione, e terrore infinito; e da questi affetti potrà ciascuno ricevere singolar profitto.
Vederanno i Sommi Pontefici, come sotto il pretesto delle giuste concessioni, da’ loro predecessori fatte alli Rè di Castiglia, accioche procurassero la conversione de gli Indiani alla fede di Christo, per riempire le sedie vacanti del Cielo, siano state precipitate migliaia, e millioni d’anime nel baratro dell’Inferno.


