Il Memorandum sulla situazione d’Italia, che reca la data ufficiale del 1° marzo 1859, fu redatto in una prima stesura da Domenico Carutti, alto funzionario del Ministero degli esteri e storico, e ampiamente rimaneggiato dal Conte di Cavour, che ne modificò il contenuto e l’approccio in relazione al tumultuoso e mutevole andamento degli eventi che precedettero l’inizio della seconda Guerra d’indipendenza. Il fatto che un documento diplomatico venisse riscritto direttamente dal Primo Ministro del Regno di Sardegna fornisce di per sé un’idea sufficientemente precisa della sua grande rilevanza. Si trattava infatti della risposta all’invito del governo conservatore britannico di conoscere quali fossero le lagnanze del re di Sardegna nei confronti della presenza austriaca nella penisola italiana. La posta in gioco era indubbiamente molto elevata, in quanto i risultati degli incontri segreti di Plombières tra Napoleone III e Cavour, una volta trapelati nelle cancellerie europee, avevano suscitato non poco allarme e preoccupazione, soprattutto nei governi della Gran Bretagna e della Prussia (alla cui cancelleria era anche indirizzato il Memorandum).

In particolare, in seno al gabinetto conservatore britannico, rispetto al tradizionale favore con cui il governo e l’opinione pubblica inglese avevano sempre considerato la causa dell’unità italiana, era prevalso il timore che l’attivismo di Napoleone III, e la sua dichiarata intenzione di far leva sul principio di nazionalità per rimettere in discussione i trattati del 1815, potesse finire con il compromettere l’equilibrio europeo e aprire la strada ad una nuova egemonia francese nel Vecchio Continente. Dal canto suo, l’Esecutivo prussiano, guidato dal principe Antonio Hohenzollern di Sigmaringen, perseguiva una politica grande-tedesca, basata sull’intesa con la monarchia asburgica, diametralmente opposta alla linea che avrebbe guidato pochi anni dopo la politica estera di Bismark, grande ammiratore di Cavour, in direzione di un’alleanza con l’Italia unita in funzione antiaustriaca.

Da questo insieme di circostanze traeva origine l’esigenza britannica di sondare le effettive posizioni del Governo del Re di Sardegna, al fine di verificare la sussistenza delle condizioni per pervenire a un’intesa pacifica, sotto l’egida delle grandi potenze, ed avviare a soluzione la questione italiana, contrastando al tempo stesso l’iniziativa francese. Pochi giorni dopo il Memorandum, il 18 marzo, veniva inoltre formalizzata la proposta russa di una conferenza internazionale delle grandi potenze sulla situazione italiana, dalla quale, inizialmente, si era pensato di escludere il Regno di Sardegna e gli altri Stati italiani.

Tra gennaio e aprile 1859 si consumarono i momenti forse più difficili per Cavour, che, mentre assisteva impotente ai tentennamenti di Napoleone III, incline ad aderire alla proposta compromissoria della Russia, giunse a prendere in considerazione l’ipotesi di dimettersi, nel presupposto che il suo progetto per giungere alla guerra con l’Austria fosse ormai definitivamente compromesso. Il Memorandum è il segno di queste difficoltà, ed al tempo stesso un brillante esempio di un’argomentazione indirettamente volta a dimostrare come la strada più diretta per giungere a stabilizzare la situazione politica della penisola consistesse proprio in una limitazione dell’egemonia austriaca di dimensioni tali da comportare di fatto l’estromissione del’Impero asburgico. Cavour dimostrava infatti come il governo diretto nel Lombardo-Veneto, pur conforme ai Trattati del 1815, fosse però inviso alla popolazione ed incompatibile con la fonte di legittimazione che, negli ordinamenti liberali, è rappresentata dal consenso dei governati; al tempo stesso, non conforme alla lettera dei Trattati era invece giudicata la continua ingerenza austriaca negli affari interni del Granducato di Firenze, del Granducato di Modena e dello Stato della Chiesa, con occupazioni temporanee di territorio e mantenimento di guarnigioni al di fuori delle proprie frontiere.

Pertanto, egli proponeva come rimedio, l’autogoverno del Lombardo Veneto, al quale avrebbe dovuto essere esteso il sistema rappresentativo, e la formazione di un esercito nazionale, nonché il ritiro dei presidi austriaci dagli altri Stati del Centro-Nord della penisola: proposte inaccettabili per la diplomazione austriaca, tanto più che l’insistenza con cui Vienna subordinò la propria partecipazione alla conferenza internazionale al disarmo dei volontari italiani che avevano cominciato ad affluire in Piemonte, portò al fallimento dell’iniziativa russa, ed al precipitare degli eventi che avrebbero portato, il 29 aprile, all’attraversamento del Ticino da parte dell’esercito austriaco ed all’inizio delle operazioni militari congiunte franco-piemontesi della seconda Guerra d’indipendenza.

Sinossi a cura della Biblioteca del Senato della Repubblica “G. Spadolini”

NOTE: Si ringrazia vivamente la Biblioteca del Senato della Repubblica “G. Spadolini” per aver fornito il testo in formato immagine. Tale testo è disponibile su Internet Archive nella Collezione delle monografie della Biblioteca del Senato della Repubblica (https://archive.org/details/monografiebiblioteca-senato).

Dall’incipit del Memorandum:

Il governo di S. M. Britannica, animato da una benevola sollecitudine per la sorte dell’Italia, nello scopo di evitare le cause che potrebbero portare gravi perturbazioni in Europa, ha invitato il governo di S. M. il Re di Sardegna a fargli conoscere quali sono a suo avviso le lagnanze che gl’Italiani hanno da far valere contro l’Austria, sia a motivo della sua dominazione sulle provincie ch’essa possede in virtù dei Trattati, sia a seguito de’ suoi rapporti cogli Stati dell’Italia centrale, la cui condizione anormale è riconosciuta da tutti i gabinetti.

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Memorandum sulla situazione d'Italia
titolo per ordinamento:
Memorandum sulla situazione d'Italia
descrizione breve:
Il documento diplomatico venne rielaborato direttamente da Cavour, Primo Ministro del Regno di Sardegna, e questo dà un'idea della sua grande rilevanza. Fu redatto in risposta all'invito del governo conservatore britannico di conoscere quali fossero le lagnanze del re di Sardegna nei confronti della presenza austriaca nella penisola italiana.
autore:
opera di riferimento:
Memorandum sulla situazione d'Italia / [C. Cavour]. - [Torino? : s. n., 1859?] - 14 p. ; 19 cm
licenza:

data pubblicazione:
2 aprile 2024
opera elenco:
M
soggetto BISAC:
STORIA / Generale
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
impaginazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Claudia Pantanetti, liberabibliotecapgt@gmail.com
revisione:
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