Il testo è pubblicato in collaborazione con la Associazione Mazziniana Italiana (https://www.associazionemazziniana.it/) che ringraziamo per aver concesso la pubblicazione nell’ambito del Progetto Manuzio.

Dall’incipit del libro:

È un evento assai mirabile che, mentre le Americhe vennero scoperte dai nostri navigatori a tempi in cui la nostra nazione era la più temuta sui mari, pure ella rimase senza parte alcuna nella conquista del nuovo mondo e de’ suoi tesori.
Le altre lingue si propagarono vastamente in quelle regioni; ma noi non possiamo additare nell’immensa superficie un solo casale in cui si parli la nostra favella, come se la pianta uomo invece di prendersi da quella terra ove meglio fioriva, dovesse piuttosto trapiantarsi da quei luoghi ove non era stata sino allora altro mai che irsuta e selvatica. Mentre il pensatore fiorentino sognava tristemente di disfare le capitali dell’Italia, per trarre da quelle membra tutte guaste l’unità riparatrice, le genti ch’egli chiamava barbare, accettando con semplicità di pensiero e con repentino presentimento di grandezza il secolo qual era, si levavano intanto a eclissare una civiltà che pareva sfiduciata e stanca. Tornerebbe erto e utile ammaestramento l’indagare come una nazione, pur sempre sagace e forte negli individui, in tutti quei secoli che corsero dalla memorabile scoperta, non afferrasse mai per un sol momento quell’attualità di vasti e comuni pensieri, che sola conduce i popoli a potenza nelle continue variazioni del tempo. Ed è singolare che il nuovo mondo anche ai giorni nostri rimanga quasi fatalmente chiuso a quella stirpe che più fece per acquistarlo, e che tutte le fatiche, che per avventura vi spendono uomini italiani, tornino impopolari e solitarie. E ciò a tal punto, che mentre tante famiglie delle nostre Alpi e dell’Appennino si spargono tapinando tutto il globo, un italiano, fondatore d’una colonia nell’America meridionale, siasi ridotto a chiamare dalla Germania i novelli coltivatori.

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titolo:
Esplorazione dell'istmo messicano
titolo per ordinamento:
Esplorazione dell'istmo messicano
descrizione breve:
L'ingegnere Gaetano Moro, di Mantova, si trovò negli anni 1842 e 1843 al governo d'una commissione, a cui presero parte l'astronomo Robles, il tenente colonnello La Trouplinière, il capitano Gonzales, il tenente Guido, e il signor Garay, e studiò sotto vari aspetti l'estremità meridionale, o meglio Orientale, del Messico.
autore:
opera di riferimento:
Edizione delle opere di Carlo Cattaneo "Scritti storici e geografici", a cura di Gaetano Salvemini e Ernesto Sestan; Le Monnier Editore; Firenze, 1957
copertina:
[elaborazione da] 'Gente de Tierra Caliente entre Papantla y Misantla (1936)', disegno di Carl Nebel (1805–1855), litografia di Pierre Frédéric Lehnert (1811–1880) - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Nebel_Voyage_26_Gente_de_Tierra_Caliente.jpg. - Pubblico Dominio.
cura:
Gaetano Salvemini e Ernesto Sestan
licenza:

data pubblicazione:
6 agosto 2006
opera elenco:
E
ISBN:
9788828102434
soggetto BISAC:
SCIENZE SOCIALI / Generale
STORIA / Spedizioni e Scoperte
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Alessio Sfienti, https://www.associazionemazziniana.it/
impaginazione:
Ugo Santamaria
Marco Totolo (revisione)
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Ugo Santamaria