Riproduce il testo della prima edizione, apparsa nella rivista “Il Crepuscolo” in quattro puntate nell’ottobre e nel dicembre 1858.

Dall’incipit del libro:

In un paragone tra l’economia rurale delle Isole Britanniche e dell’Insubria inserto in questi fogli sul cadere dello scorso anno, abbiamo dimostrato come l’alta cultura (high farming), essendo una precipua forma della moderna industria, una delle più grandi applicazioni del capitale, del calcolo, della scienza, ed effetto in gran parte d’un consumo artificialmente provocato dall’incremento delle popolazioni urbane, non si può spiegare se non per l’azione delle città sulle campagne.
Ed ora, per quanto l’angustia dello spazio il consente, vorremmo ampliare questo vero fino al punto di dire che la città sia l’unico principio per cui possano i trenta secoli delle istorie italiane ridursi a esposizione evidente e continua.

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titolo:
La città considerata come principio ideale delle istorie italiane
titolo per ordinamento:
città considerata come principio ideale delle istorie italiane (La)
autore:
opera di riferimento:
Carlo Cattaneo Opere scelte a cura di Delia Castelnuovo Frigessi. Volume IV: Scritti 1852-1864: Storia universale e ideologia delle genti. Giulio Einaudi editore, 1972. Nuova Universale Einaudi, 127
licenza:

data pubblicazione:
28 dicembre 2000
opera elenco:
C
soggetto BISAC:
FICTION / Classici
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Alessandro Levati, plankton@rete039.it
pubblicazione:
Maria Mataluno, m.mataluno@mclink.it
revisione:
Catia Righi, catia.righi@risorsei.it