Il testo è pubblicato in collaborazione con la Associazione Mazziniana Italiana (http://www.associazionemazziniana.it/) che ringraziamo per aver concesso la pubblicazione nell’ambito del Progetto Manuzio.
Dall’incipit del libro:
Liberata nel 1859 la Lombardia non aveva ancora eletto la prima sua deputazione al Parlamento, quando un potere dittatorio vi recò la legge pur allora sancita in Piemonte sull’ordinamento dei comuni e delle provincie.
Nè quivi, nè altrove, essa fece fortunata prova. Non appena potè dirsi in atto, e già li autori suoi si accingevano ad emendarla. Ma tutte le riforme, sinora tentate da ministri e commissioni, non danno migliore speranza; discoprono sempre più la fallacia del fondamento. Il che non sarebbe, se i correttori, anzichè spender fatica intorno alla legge nuova, la quale è già poi veramente un raddobbo d’altra più infelice fatta dal primo Parlamento nel 1848, avessero piuttosto preso le mosse da quella che nel 1849 rimase infaustamente abolita in Lombardia.


