Dall’incipit del libro:
Nota: Publicato nel 1839, quando uscì a Torino presso Pomba quest’opera del Conte Balbo.
Perché mai mentre il cinquecento ebbe quaranta edizioni di Dante, il seicento, tutto addottrinato e fastoso di collegi e d’academie, ne diede tre sole e assai meschine?
Perché mai, col succedere del settecento, Dante tornò in tanto favore agl’Italiani, che alla fine di quel secolo se ne contavano già trentaquattro edizioni; ed ora, nei soli trentott’anni che corsero di questo secolo XIX, se n’ebbero già più di settanta, ossia altrettante a un dipresso quante se ne fecero nei trecento anni precorsi?
Nello snervato e torpido seicento un’edizione bastava al consumo di trentatré anni, ossia d’un’intera generazione; nel secolo seguente il bisogno era più di dieci volte maggiore; l’età vivente omai ne divora una ristampa in sei mesi.


