I racconti delle fate è una raccolta di fiabe tradotte da Carlo Collodi per l’editore Paggi di Firenze, e pubblicata nel 1876 (nel 1875 Collodi ricevette da Paggi l’ordine di tradurre le fiabe pubblicate effettivamente l’anno successivo).

Contiene l’adattamento italiano delle nove celebri fiabe di Charles Perrault contenute ne I racconti di mamma l’oca, insieme a quattro di Madame d’Aulnoye due di Madame Leprince de Beaumont.

Sinossi tratta da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/I_racconti_delle_fate

Dall’incipit del libro:

C’era una volta un uomo, il quale aveva palazzi e ville principesche, e piatterie d’oro e d’argento, e mobilia di lusso ricamata, e carrozze tutte dorate di dentro e di fuori.
Ma quest’uomo, per sua disgrazia, aveva la barba blu: e questa cosa lo faceva così brutto e spaventoso, che non c’era donna, ragazza o maritata, che soltanto a vederlo, non fuggisse a gambe dalla paura.
Fra le sue vicinanti, c’era una gran dama, la quale aveva due figlie, due occhi di sole. Egli ne chiese una in moglie, lasciando alla madre la scelta di quella delle due che avesse voluto dargli: ma le ragazze non volevano saperne nulla: e se lo palleggiavano dall’una all’altra, non trovando il verso di risolversi a sposare un uomo, che aveva la barba blu. La cosa poi che più di tutto faceva loro ribrezzo era quella, che quest’uomo aveva sposato diverse donne e di queste non s’era mai potuto sapere che cosa fosse accaduto.
Fatto sta che Barba-blu, tanto per entrare in relazione, le menò, insieme alla madre e a tre o quattro delle loro amiche e in compagnia di alcuni giovinotti del vicinato, in una sua villa, dove si trattennero otto giorni interi. E lì, fu tutto un metter su passeggiate, partite di caccia e di pesca, balli, festini, merende: nessuno trovò il tempo per chiudere un occhio, perché passavano le nottate a farsi fra loro delle celie: insomma, le cose presero una così buona piega, che la figlia minore finì col persuadersi che il padrone della villa non aveva la barba tanto blu, e che era una persona ammodo e molto perbene. Tornati di campagna, si fecero le nozze.

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titolo:
I racconti delle fate
titolo per ordinamento:
racconti delle fate (I)
descrizione breve:
Si tratta di libere traduzioni dal francese, eseguite da Collodi nel 1875, di alcune favole di Charles Perrault (1628-1703). Tra le altre: "Barba-blu", "La bella addormentata nel bosco", "Cenerentola", "Cappuccetto Rosso", "Il gatto con gli stivali", "La Bella e la Bestia".
autore:
opera di riferimento:
Fiabe e racconti: I racconti delle fate, Le avventure di Pinocchio, Storie allegre / Carlo Collodi - Roma : Grandi tascabili economici Newton, 1992 - 428 p. ; 22 cm. (Grandi tascabili economici ; 173)
copertina:
[elaborazione da] "Cinderella" di John Everett Millais (1829–1896). - Collection of Lord Lloyd Webber - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:John_Everett_Millais_-_Cinderella.jpg. - Pubblico Dominio.
licenza:

data pubblicazione:
21 settembre 2016
opera elenco:
R
ISBN:
9788897313984
descrittore Dewey:
Narrativa italiana (1859-1899)
soggetto BISAC:
FICTION / Classici
FICTION PER RAGAZZI / Fiabe e Folclore / Antologie
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Stefano D'Urso, mc6008@mclink.it
Silvia Tomasetig
impaginazione:
Silvia Tomasetig
pubblicazione:
Marco Calvo
Ugo Santamaria
revisione:
Stefano D'Urso, mc6008@mclink.it
Rosario Di Mauro (ePub)