Tomo IV

Il quarto volume è dedicato ancora alla storia della Roma antica. Dalla figura crudele e depravata di Commodo (che regnò dal 180 al 192 d.C) si arriva alla caduta dell’Impero romano d’Occidente fissata formalmente dagli storici nel 476 d.C, anno in cui Odoacre depose l’ultimo imperatore romano d’Occidente, Romolo Augusto.

Dall’incipit del libro:

Di età la più felice del genere umano furono da alcuno qualificati gli ottantaquattro anni dalla morte di Domiziano a quella di Marc’Aurelio; e il nome degli Antonini restò così caro ai Romani, che i successori l’aggiunsero al proprio, sebbene non curassero meritarselo; anzi da quel punto si manifesta più apertamente, e senz’ammanti di giurisdizione civile, il despotismo militare; pessima fra le tirannidi, perchè soffoga le passioni che sono vita della società.
Lo aveva preparato Augusto coll’incarnare nello Stato la forza militare per mezzo delle guardie pretoriane. In onta dell’antica costituzione, erano aquartierate in Italia; poi Tiberio, col pretesto d’esimere le altre città dagl’incomodi alloggi e di mantener meglio la disciplina, stanziò le loro dieci coorti sui colli Quirinale e Viminale, in un campo fortificato donde padroneggiavano e minacciavano Roma; Vitellio le crebbe a sedicimila. Erano più che bastanti a tener in freno qualche milioni d’inermi; ma guaste negli ozj d’un’opulenta città, vedendo dappresso i vizj del regnante e la fiacchezza del governo, si persuadevano che nulla resisterebbe alla loro forza, e come arbitri assoluti, davano e toglievano l’impero, non per altro, sovente, che per la speranza del donativo. Gl’imperatori per connivenza ne dissimulavano l’indisciplina, ne compravano il favore e il voto, che esse pretendevano poter dare quali fiore e rappresentanti del popolo; i loro capitani nei casi di Stato sedevano giudici, col qual mezzo superarono di potenza i consoli stessi, e contribuirono a sfasciare il senato. Quando poi Comodo nel prefetto del pretorio unì al militare comando un’autorità civile, come ministro di Stato e presidente al consiglio del principe, quella dignità divenne la prima dell’impero, e se ne gloriarono Ulpiano, Papirio, Paolo, Modestino ed altri giureconsulti di primo grido.

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titolo:
Storia degli italiani
sottotitolo:
Tomo IV
titolo per ordinamento:
Storia degli Italiani
descrizione breve:
Il quarto volume è dedicato ancora alla storia della Roma antica. Dalla figura crudele e depravata di Commodo (che regnò dal 180 al 192 d.C) si arriva alla caduta dell'Impero romano d'Occidente fissata formalmente dagli storici nel 476 d.C, anno in cui Odoacre depose l'ultimo imperatore romano d'Occidente, Romolo Augusto.
autore:
opera di riferimento:
{Storia degli italiani} 4 / per Cesare Cantu. - Torino : Unione tipografico-editrice, 1875. - 437 p. ; 20 cm
copertina:
[elaborazione da] "Le Sac de Rome par les Vandales en 410, 1890" di Joseph-Noël Sylvestre (1847–1926). - Musée Paul Valéry, Sète, France - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Visigoths_sack_Rome.jpg - Pubblico dominio.
licenza:

data pubblicazione:
11 gennaio 2021
opera elenco:
S
ISBN:
9788828102731
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Distributed proofreaders, http://www.pgdp.net/
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
impaginazione:
Carlo F. Traverso
Marco Totolo (revisione)
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Ugo Santamaria
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it