Si ringrazia il Prof. Giuseppe Bonghi e la Biblioteca dei Classici Italiani, http://www.classicitaliani.it/, per averci concesso il diritto di pubblicazione.
Dall’incipit del libro:
1 – Amante
– Rosa fresca aulentis[s]ima ch’apari inver’ la state
le donne ti disiano, pulzell’ e maritate:
tràgemi d’este focora, se t’este a bolontate;
per te non ajo abento notte e dia,
penzando pur di voi, madonna mia.
2 – Madonna
– Se di meve trabàgliti
follia lo ti fa fare.
Lo mar potresti arompere, a venti asemenare,
l’abere d’esto secolo tut[t]o quanto asembrare:
avere me non pòteri a esto monno;
avanti li cavelli m’aritonno.


