Ciro Caversazzi nacque il 24 gennaio 1865 a Bergamo da Luigi a Sofia Tamburini.

Frequentò nella sua città il liceo classico e si laureò in giurisprudenza all’Università di Bologna nel 1889 e nello stesso anno venne eletto consigliere comunale e diventò assessore in una giunta di ispirazione liberale, carica che mantiene fino al 17 ottobre 1920.

Nella veste di assessore si fece promotore per il restauro della Rocca di Bergamo e la realizzazione del Parco delle Rimembranze. In questa sede fece collocare il museo del Risorgimento dopo aver raccolto e riordinato non pochi cimeli dispersi. Sotto la sua egida si ripristinò il Palazzo della Ragione e si portò a termine la facciata di Palazzo Nuovo, dopo che Caversazzi ebbe dato vita e presieduto il Comitato per il ristabilimento degli antichi palazzi comunali.

Divenne poi presidente della Commissione Amministratrice della Civica Biblioteca, carica che mantenne dal 1907 al 1920. Rinunciò a incarichi pubblici al momento dell’avvento del fascismo.

È stato il fondatore nel 1907 e il direttore fino al 1947 della rivista “Bergomum” nella quale pubblicò importanti saggi d’indagine storica e letteraria.

Fu sempre attivissimo nella diffusione della conoscenza della storia e del dialetto locale che parlava correntemente; membro di molti comitati cittadini e nazionali, tra cui la Commissione Elaboratrice dell’Enciclopedia Treccani, fondatore del Circolo Artistico Bergamasco, e tra le altre, della Società del Quartetto attiva in ambito musicale.

Sempre molto attivo come oratore soprattutto in occasione di commemorazioni di eroi risorgimentali bergamaschi come Elia Marchetti, Francesco Nullo e Luigi Caroli. Notevole il suo discorso in ricordo dei martiri di Belfiore.

Si occupò attivamente, scrivendo articoli e monografie, del pittore Giovanni Carnovali, detto Il Piccio, anche lui bergamasco, se non di nascita, di adozione.

Riesumò le poesie di Giovanni Bressani, e si adoperò per radunare i componimenti poetici del matematico Lorenzo Mascheroni.

Attivissimo in ambito cittadino per migliorare il livello di scolarizzazione degli strati sociali meno abbienti; nel 1891 fondò la “Lega per l’educazione del popolo”, organo complementare alle scuole pubbliche.

Morì il 1º maggio 1947 a causa di una grave infezione polmonare. L’anno successivo la sua città inaugurò una biblioteca civica a lui intitolata.

Fonti:

  • Giovanni Riva: Ciro Caversazzi uomo di cultura. Bergamo 1996.

Note biografiche a cura di Paolo Alberti

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

  • Pathos
    Raccolta di 20 componimenti poetici scritti quando l’autore non era ancora trentenne. I primi dieci sono sonetti e gli altri dieci componimenti vari a quartine, sestine a rima baciata e altro. Evidente talvolta l’influenza leopardiana sia nella metrica che nell’ispirazione.
 
autore:
Ciro Caversazzi
ordinamento:
Caversazzi, Ciro
elenco:
C