Decio Cinti nacque a Forlì nel 1879. Nonostante abbia svolto la sua attività nell’ambito della cultura italiana soprattutto come storico e lessicografo – ma fu soprattutto instancabile traduttore principalmente dal francese – il suo nome viene ricordato per il suo legame con Marinetti e il futurismo; secondo Soffici fu proprio Decio Cinti a ideare il termine “futurismo” per il nascente movimento artistico e letterario. Fin dal momento della sua fondazione nel 1905 fu redattore della rivista “Poesia” e divenne presto segretario non solo del movimento futurista, ma, forse soprattutto, segretario privato del suo fondatore ed esponente più autorevole, Filippo Tomaso Marinetti. Questo anche perché fino al 1912 Marinetti scrisse quasi esclusivamente in francese e Decio Cinti fu traduttore di molte sue opere. È forse questo il suo apporto più consistente al movimento, poiché per temperamento e stile di scrittura molto difficilmente può essere assimilato al futurismo.
Assai noto e ristampato più volte anche in anni recenti fu il suo Dizionario dei sinonimi e contrari, ma anche il Dizionario di 10.000 vocaboli insoliti, dotti e nuovi della lingua italiana (Che vuol dire?), Dizionario degli scrittori italiani, il Dizionario Mitologico (anche questo ristampato fino agli anni ’90 del secolo scorso); in campo storico rimane abbastanza nota la sua Storia delle religioni e la Storia universale illustrata dalle prime civiltà al 1925.
Numerosi i suoi testi divulgativi ospitati dalla collana Sonzogno “Biblioteca del popolo”: troviamo titoli su Kant, Marconi, Goethe, Cronologia della grande guerra, l’Islamismo, La storia degli ebrei. Sempre per Sonzogno curò una collana di 23 fascicoli dedicata alle capitali europee. Interessante anche il suo testo sulla storia di Casa Savoia. In quanto traduttore fu coinvolto nel processo per oscenità conseguente al sequestro del romanzo di Marinetti Mafarka il futurista.
Delle sue interessanti traduzioni, sempre curate e di qualità, il progetto Manuzio sta pubblicando numerosi testi. Sua anche la traduzione italiana del Compendio di sociologia del filosofo anarchico stirneriano francese Georges Palante. Tra gli altri autori tradotti ricordiamo almeno, tra i più noti, Maupassant, Baudelaire, Mirbeau, Rachilde, Renard, Leblanc (l’ideatore del personaggio di Arsenio Lupin), Voltaire, Mallarmé oltre ai testi che Marinetti scrisse in francese. Testimonianza dei suoi rapporti con il movimento futurista offrono anche gli illustratori che hanno contribuito alle edizioni italiane delle sue traduzioni (Bruno Corra, Arnaldo Ginna).
Morì a Firenze nel 1954.
Fonti:
- https://it.wikipedia.org/wiki/Decio_Cinti
- http://www.minervaauctions.com/aste/asta95/28550-ardengo-soffici-caricatura-di-decio-cinti/
- Futurismo bibliografia di 500 scrittori italiani. Ginevra-Milano 2006.
- G. Davico Bonino [a cura di], Teatro futurista sintetico. Genova 1993.
Note biografiche a cura di Paolo Alberti
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Guglielmo Marconi e la telegrafia senza fili
Nonostante la sinteticità, il breve saggio è interessante e può tuttora essere utile per conoscere storicamente le condizioni e i rapidi sviluppi delle ricerche di Marconi, tenendo tuttavia conto che alla fine degli anni Trenta le esigenze propagandistiche del regime erano molto vive. E Marconi era attratto dal fascismo che vedeva come «apportatore di ordine».