Francis Marion Crawford, versatile e prolifico romanziere statunitense, protagonista di vasta aneddotica sulle sue stravaganze, nacque Bagni di Lucca il 2 agosto 1854.
Discendente da una famiglia di intellettuali ed artisti, era figlio dello scultore statunitense Thomas Crawford; la madre, Louisa Cutler Ward, era sorella della poetessa americana Julia Ward Howe.
Trascorse in Italia gran parte della sua vita dopo i molteplici viaggi compiuti in gioventù attraverso Europa, Stati Uniti e Oriente. Questo lo facilitò nella sua straordinaria capacità di apprendere le lingue: ne conosceva 17 tra europee e orientali, sanscrito compreso.
Studiò alla St. Pauls school di Concord (New Hampshire) e successivamente a Cambridge e Heidelberg sempre con profitto ma interprete di un comportamento originale.
Era profondamente innamorato dell’Italia; fissò la sua residenza a Sant’Agnello di Sorrento e successivamente in Calabria e a Torre San Nicola; visitava a piedi le zone più remote di Calabria e Abruzzi e contemporaneamente navigava lungo le coste del Mediterraneo con il suo panfilo oceanico, con il quale si recò numerose volte negli Stati Uniti.
Nel 1879 era stato in India, dove studiò il sanscrito e divenne editore del giornale The Indian Herald di tendenza anti-inglese. Questa esperienza lo condusse alla narrativa, in concomitanza con il suo ritorno in America, con il suo primo romanzo Mr. Isaacs, che è la storia di un inglese in India, ma non mancano gli spunti romantici e i risvolti misteriosi. Il romanzo ebbe un enorme successo, che continuò con i suoi successivi 44 romanzi; successo che lo rese ricco e famoso. Oggi i suoi romanzi sono pressoché dimenticati, ma lui stesso non attribuiva alcun valore alla sua opera narrativa e contava invece di rimanere nella memoria delle generazioni future per un trattato di storia sulla Roma medievale in dieci volumi che però rimase incompiuto.
Henry James si dimostrò più volte sdegnato per il suo successo; in realtà Crawford rappresentava proprio il contrario del suo contemporaneo in fatto di teoria e prassi letteraria. Le sue storie di avventura e di evasione erano certamente molto differenti rispetto alla prosa sperimentale e al nascente realismo e al romanzo psicologico che si rivolgeva ad ambienti decisamente più ristretti. La sua visione della narrativa popolare è sintetizzata nel breve saggio The Novel. What it is nel quale in estrema sintesi sostiene che un’opera di fiction deve divertire e moralizzare.
Non estranea a questo modo di vedere la sua conversione al cattolicesimo avvenuta durante il suo soggiorno in India. Questo cattolicesimo è tale da stemperare anche il suo approccio al romanzo gotico, ad esempio The Witch of Praga del 1891, dove vampirismo, alchimia, ipnosi si mantengono comunque in un ambito diverso rispetto ai classici del genere che in Inghilterra venivano pubblicati alla fine del secolo XIX.
Ma il suo filone più prolifico è senza dubbio il romanzo storico, collocato in tutti i periodi, dai recenti fino all’antica Roma. Saracinesca è ambientato nella Roma del risorgimento. Numerosi, come già detto i suoi scritti storici tra i quali Frammenti di Storia veneziana.
Avvicinatosi ai fenomeni parapsicologici e allentando le sue convinzioni religiose, si diede a produrre narrativa “misteriosa”; tale interesse era già comunque presente anche nel suo primo romanzo, dove l’ammirazione per lo spiritualismo indo-persiano era evidente. With the immortals è una raccolta di dialoghi con grandi uomini del passato, Uncanny tales è invece una raccolta di racconti di fantasmi.
Dopo un breve soggiorno a New York e a Boston, nel 1883 tornò in Italia, a Sant’Agnello, dove si stabilì in una villa di sua costruzione che porta il suo nome, nella quale morì nel 1909.
Alcuni suoi romanzi hanno servito da soggetto per diversi film: La suora Bianca, tradotto in italiano da Gian Dàuli, ha dato vita a ben tre trasposizioni cinematografiche in epoche molto diverse (1915, 1933 e 1960. La sua unica opera teatrale Francesca da Rimini (La suora bianca è stata riadattata per il teatro quasi trent’anni dopo la sua morte) fu rappresentata in francese a Parigi da Sarah Bernardt.
Morì nella sua villa di Sant’Agnello il 9 aprile 1909 a soli 55 anni.
Fonti:
- Alessandra Contenti: Esercizi di nostalgia, Roma 1992.
- Elliott, Maud Howe: My cousin F. Marion Crawford, New York 1934.
Note biografiche a cura di Paolo Alberti
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- La suora bianca
Romanzo
Erede di una grande proprietà, Angela Chiaramonte, dopo la morte del padre, perde tutto per le trame della moglie dello zio, la marchesa del Prato, che distrugge il testamento del principe. Giovanni Severini, giovane militare di carriera e fidanzato di Angela, non la abbandona anche se lei è ridotta in povertà, ma deve partire per la guerra in Africa, promettendole tuttavia di sposarla al suo ritorno. Poco tempo dopo, però, in Italia giunge la notizia della morte di Severini e Angela decide di ritirarsi in convento, che era quanto auspicava dall'inizio la perfida zia.