Di Giambattista Casti nel 1788 scritta da lui medesimo con una carta topografica di quella città

Il testo è esemplato sull’edizione di Milano, presso Batelli e Fanfani, 1822; nelle complicate vicende delle edizioni delle opere del Casti è ritenuta più attendibile rispetto alla prima, pubblicata sempre a Milano presso Pietro Agnelli nel 1802 ed è quella usualmente utilizzata nelle proposte antologiche correnti (vd. Letterati, memorialisti e viaggiatori del Settecento, a cura di E. Bonora, Milano – Napoli 1951, pp. 1029-1042, 1133).

Dall’incipit del libro:

Partii da Venezia col bajlo Foscarini il dì 30 giugno del 1788, e in dieci giorni si giunse a Corfù, isola fertile, e ricca specialmente in olj squisiti. La città non è nè bella, nè ben fabbricata, ma cinta di buone fortificazioni, difesa da due rispettabili castelli, e fornita di bella e copiosa artiglieria. Ella è capitale di tutto il levante veneto, e residenza de’ principali capi dell’armata di terra, e di mare. Tutto il tempo che ivi si restò fu impiegato in complimenti d’etichetta, e in cerimonie di rappresentanza, come colà è antichissimo uso di fare all’arrivo di ciascun bajlo.

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titolo:
Relazione di un viaggio a Costantinopoli
sottotitolo:
Di Giambattista Casti nel 1788 scritta da lui medesimo con una carta topografica di quella città
titolo per ordinamento:
Relazione di un viaggio a Costantinopoli
autore:
opera di riferimento:
Relazione di un viaggio a Costantinopoli di Giambattista Casti nel 1788 scritta da lui medesimo con una carta topografica di quella citta - Milano : dalla tipografia Batelli e Fanfani, 1822 - [4], 50 p., [1] c. di tav. ripieg. ; 12o [( Segn.: pigr2 1/12 2/14 (-2/14) )]
licenza:

data pubblicazione:
8 giugno 2011
opera elenco:
R
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Giovanni Mennella, giovanni.mennella@lettere.unige.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it