Giovanni Cantoni (Milano, 31 dicembre 1818 – Milano, 15 luglio 1897) è stato un patriota, fisico e politico italiano.
Figlio di Tobia Cantoni e di Carlotta Strambio, fratello di Elvezio, come lui professore, di famiglia ebraica. Frequentò la facoltà filosofico-matematica dell’Università di Pavia dove si laureò nel 1840, con lode, in ingegneria-architettura.
Tornato a Milano per fare pratica in uno studio di ingegneria, in realtà continuò ad occuparsi di fisica e di filosofia. Convinto sostenitore dell’importanza del legame tra filosofia e scienza, si proponeva di studiare i rapporti tra le speculazioni dei filosofi e dei matematici e le teorie e indagini degli sperimentali, con l’ambizioso e vago progetto di porre le basi di una fisica veramente filosofica.
Fervente patriota, già nei tempi dell’Università aveva cominciato un’attività politica nei gruppi liberali studenteschi, legato da intima amicizia con Cesare Correnti. A Milano, ne divenne consigliere e collaboratore ed insieme organizzarono nel 1848, l’insurrezione delle Cinque giornate. In particolare ebbe l’incarico di organizzare la sollevazione delle campagne e portare sotto le mura della città molta gente armata.
Entrò in seguito nel Comitato di pubblica difesa che tentò invano di fare nuovamente insorgere la città contro gli Austriaci dopo il ritorno di Radetzky. Dopo l’armistizio e il ritorno degli austriaci, nel 1849, riparò, come Mazzini, nel Canton Ticino a Lugano dove costituì un comitato per l’organizzazione e il soccorso degli esuli.
A Lugano rimase una decina d’anni: nel 1851 fu chiamato a insegnare fisica in una scuola della città svizzera; nel 1852 il governo cantonale affidò a lui e a Carlo Cattaneo la stesura del progetto di riforma dell’istruzione superiore ticinese, ispirata alla concezione positivista; nel 1853 venne nominato primo insegnante di fisica sperimentale e di fisica matematica nel nuovissimo Liceo di Lugano, di cui fu rettore dal 1852 al 1855; dal 1853 al 1857 compilò e pubblicò un manuale di fisica, più volte in seguito ampliato e ristampato.
Nel 1860 fu chiamato all’Università di Pavia alla cattedra di Fisica, che tenne per trent’anni, fu anche Rettore dell’Università (1862-1868 e 1880-1882) e Preside della Facoltà di Scienze (1874-1879) .
Non abbandonò tuttavia l’attività politica: fu consigliere comunale a Milano e Pavia e, dal 1867 al 1870, fu eletto alla Camera dei Deputati per il collegio di Menaggio (Como).
Fu membro del Comitato per l’istruzione universitaria (27 dicembre 1866-settembre 1867), membro straordinario del Consiglio superiore della pubblica istruzione (13 novembre 1870) e poi membro ordinario (23 settembre 1871-12 maggio 1881), membro della Giunta superiore della pubblica istruzione (13 maggio 1881-10 maggio 1883), segretario generale del Ministero della pubblica istruzione (17 marzo 1870-17 maggio 1872).
Il 16 marzo 1879 fu nominato senatore del Regno d’Italia e partecipò attivamente ai lavori in aula finché la salute glielo permise.
La sua attività scientifica è testimoniata da oltre duecento pubblicazioni su argomenti svariatissimi, di fisica sperimentale (elettrostatica e scarica del condensatore, termologia, osmosi, diffusione dei liquidi e moto browniano), ma anche di storia della fisica (in particolare su Galileo Galilei e Alessandro Volta), meteorologia e filosofia.
Un gruppo di scritti ha per oggetto la teoria dinamica della costituzione della materia con una interpretazione dinamica del moto browniano notevole per il tempo (1868) e in un altro gruppo di scritti si propose di divulgare, suffragandola con notevoli esperimenti, la teoria meccanica del calore, ancora avversata da molti fisici italiani favorevoli alla teoria del calorico.
Quando venne costituito dal Ministero della Agricoltura un servizio centrale di meteorologia nel 1874, a Cantoni ne venne affidata la direzione, in riconoscimento del suo interesse specialmente per la meteorologia agraria, testimoniato dai numerosi scritti e dallo studio di strumenti meteorologici. La direzione, mantenuta fino al 1878, gli consentì di organizzare il servizio meteorologico nazionale, d’istituire numerose stazioni meteorologiche, d’introdurre apparecchiature e metodi uniformi di rilevazione, di fondare bollettini meteorologici.
Tradusse dall’inglese nel 1881 il trattato Matter and Motion di James Clerk Maxwell, premettendo un interessante proemio (ristampato dall’Università di Pavia, “Collana di Storia della scienza”, a cura di Fabio Bevilacqua, 1993).
Fu socio dell’Istituto lombardo di scienze e lettere (1863), dell’Accademia dei Lincei (dal 1872), dell’Accademia italiana delle scienze detta dei XL (1878), della Società reale di Napoli (1880). Fu insignito delle onorificenze dell’Ordine della Corona d’Italia e della Legion d’Onore (Francia) e dell’Ordine di Carlo III (Spagna).
Positivista, fu presidente della Società di cremazione di Pavia, presidente del Comitato centrale della Lega delle società italiane di cremazione e presidente onorario della Commissione internazionale.
Massone, fu membro del Grande Oriente d’Italia.
Opere:
Tra le quasi duecento pubblicazioni scientifiche si citano:
- Su le variazioni di temperatura promosse nei liquidi da alcuni movimenti, in Rendiconti del Reale Istituto lombardo di scienze e lettere, I (1864), pp. 145-158;
- Studi sulla filosofia naturale, Pavia 1865;
- Gli intenti della meteorologia, in Politecnico, parte letterario-scientifica, s. 4, I (1866), pp. 432-44;
- Su alcune condizioni fisiche dell’affinità e sul moto browniano, in Rendiconti del Regio istituto lombardo di scienze e lettere, s. 2, I (1868), pp. 56-57;
- Questioni di elettrologia, Pavia 1869;
- L’odierno indirizzo delle scienze fisiche, Pavia 1877;
- Bibliografia italiana di elettricità e magnetismo (in collaborazione con F. Rossetti), Padova 1881.
Bibliografia:
- S. Bergia, G. Dragoni, G. Gottardi. Dizionario biografico degli scienziati e dei tecnici, Bologna, Zanichelli, 1999
- Scienziati e tecnologi dalle origini al 1875, voll. I, II, III – Enciclopedia della Scienza e Tecnica (EST), Milano, Mondadori, 1975
- Scienziati e tecnologi contemporanei, voll. I, II, III – Enciclopedia della Scienza e Tecnica (EST), Milano, Mondadori, 1976
- Camera dei Deputati
https://storia.camera.it/deputato/giovanni-cantoni-18181231 - Senato della Repubblica
https://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/d7aba38662bfb3b8c125785e003c4334/bbf6c293fb9c7c954125646f0059a803?OpenDocument
Fonti:
- Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Cantoni_(senatore) - Mario Gliozzi
http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-cantoni_(Dizionario-Biografico)/ (1975) - Antonio Gandolfi
https://www.aif.it/fisico/biografia-giovanni-cantoni/ (2011?) - Carlo Agliati Cantoni, Giovanni, in: Dizionario storico della Svizzera (DSS)
https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/009652/2005-04-25/
Note biografiche a cura di Pier Filippo Flores e Claudia Pantanetti, Libera Biblioteca PG Terzi
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Il sistema filosofico di Carlo Cattaneo
- Su alcune condizioni fisiche dell'affinità e sul moto browniano
Nota
Con questo breve saggio (1867), il fisico Giovanni Cantoni è tra i primi scienziati ad ammettere che il fenomeno del moto browniano dipende dal moto delle molecole del liquido in cui si trovano sospese le particelle.